[29] θήσομεν δὲ καὶ τὰς Κυρίας αὐτοῦ δόξας καὶ εἴ τι ἔδοξεν ἐκλογῆς ἀξίως ἀνεφθέγχθαι, ὥστε σὲ πανταχόθεν καταμαθεῖν τὸν ἄνδρα καὶ ἅμα κρίνειν εἰδέναι.

Τὴν μὲν οὖν πρώτην ἐπιστολὴν γράφει πρὸς Ἡρόδοτον ἥτις ἐστὶ περὶ τῶν φυσικῶν˙ τὴν δὲ δευτέραν πρὸς Πυθοκλέα, ἥτις ἐστὶ περὶ μεταρσίων˙ τὴν δὲ τρίτην πρὸς Μενοικέα, ἔστι δ' ἐν αὐτῇ τὰ περὶ βίων. ἀρκτέον δὴ ἀπὸ τῆς πρώτης, ὀλίγα προειπόντα περὶ τῆς διαιρέσεως τῆς κατ' αὐτὸν φιλοσοφίας.
Διαιρεῖται τοίνυν εἰς τρία, τό τε κανονικὸν καὶ φυσικὸν καὶ ἠθικόν.
[29] Citeremo anche le sue Massime Capitali e qualche altra sua sentenza degna di essere trascelta, sì che tu sappia apprendere tutti gli aspetti della personalità del filosofo e insieme giudicarlo.60*
La prima lettera, diretta a Erodoto, tratta della fisica; la seconda, diretta a Pitocle, tratta della meteorologia e dell'astronomia; la terza, diretta a Meneceo, tratta della concezione che deve presiedere alla vita umana. È necessario che cominciamo dalla prima, dopo una breve premessa sulla divisione che egli fa della filosofia.
Essa si divide, dunque, in tre parti, la canonica, la fisica, e l'etica.