[62] Ἀκόλουθος δ' ἦν καὶ τῷ βίῳ, μηδὲν ἐκτρεπόμενος μηδὲ φυλαττόμενος, ἅπαντα ὑφιστάμενος, ἀμάξας, εἰ τύχοι, καὶ κρημνοὺς καὶ κύνας καὶ ὅλως μηδὲν ταῖς αἰσθήσεσιν ἐπιτρέπων. σώζεσθαι μέντοι, καθά φασιν οἱ περὶ τὸν Καρύστιον Ἀντίγονον (Wil., p. 36), ὑπὸ τῶν γνωρίμων παρακολουθούντων. Αἰνεσίδημος δέ φησι φιλοσοφεῖν μὲν αὐτὸν κατὰ τὸν τῆς ἐποχῆς λόγον, μὴ μέντοι γ' ἀπροοράτως ἕκαστα πράττειν.


ὁ δὲ πρὸς τὰ ἐνενήκοντα ἔτη κατεβίω.
Ἀντίγονος δέ φησιν ὁ Καρύστιος ἐν τῷ Περὶ Πύρρωνος
(Wil., p. 35) τάδε περὶ αὐτοῦ, ὅτι τὴν ἀρχὴν ἄδοξός τε ἦν καὶ πένης καὶ ζωγράφος. σώζεσθαί τε αὐτοῦ ἐν Ἤλιδι ἐν τῷ γυμνασίῳ λαμπαδιστὰς μετρίως ἔχοντας.

[62] La sua vita fu coerente con la sua dottrina. 210* Lasciava andare ogni cosa per il suo verso e non prendeva alcuna precauzione, ma si mostrava indifferente verso ogni pericolo che gli occorreva, fossero carri o precipizi o cani, e assolutamente nulla concedeva all'arbitrio dei sensi. Ma, secondo la testimonianza di Antigono di Caristo, 211* erano i suoi amici, che solevano sempre accompagnarlo, a trarlo in salvezza dai pericoli. Enesidemo afferma però che nella filosofia applicava il principio della sospensione del giudizio, ma che nella vita quotidiana si comportava con cautela e preveggenza.
Visse fino a novant'anni.

Antigono di Caristo nel suo scritto Su Pirrone narra che all'inizio visse inosservato e fu povero ed esercitò la pittura, e che ancora nel ginnasio di Elide si conservano alcuni portatori di fiaccola dipinti da lui, di modesto valore.