[65] Ἀρίστιππος τὸ μὲν γένος ἦν Κυρηναῖος, ἀφιγμένος δ' Ἀθήναζε, καθά φησιν Αἰσχίνης (Dittmar 49), κατὰ κλέος Σωκράτους. οὗτος σοφιστεύσας, ὥς φησι Φαινίας ὁ περιπατητικὸς ὁ Ἐρέσιος (FHG II. 299), πρῶτος τῶν Σωκρατικῶν μισθοὺς εἰσεπράξατο καὶ ἀπέστειλε χρήματα τῷ διδασκάλῳ. καί ποτε πέμψας αὐτῷ μνᾶς εἴκοσι παλινδρόμους ἔλαβεν, εἰπόντος Σωκράτους τὸ δαιμόνιον αὐτῷ μὴ ἐπιτρέπειν˙ ἐδυσχέραινε γὰρ ἐπὶ τούτῳ. Ξενοφῶν τ' εἶχε πρὸς αὐτὸν δυσμενῶς˙ διὸ καὶ τὸν κατὰ τῆς ἡδονῆς λόγον Σωκράτει κατ' Ἀριστίππου περιτέθεικεν. οὐ μὴν ἀλλὰ καὶ Θεόδωρος ἐν τῷ Περὶ αἱρέσεων ἐκάκισεν αὐτὸν καὶ Πλάτων ἐν τῷ Περὶ ψυχῆς (Phd. 59c), ὡς ἐν ἄλλοις εἰρήκαμεν.

[65] Aristippo ²⁰⁴* nacque a Cirene, ma venne ad Atene, come dice Eschine, attratto dalla fama di Socrate. Sofista di professione, come dice Fania di Ereso, il Peripatetico, ²⁰⁵* fu il primo dei Socratici ad esigere onorari ed a mandar danaro al maestro. Una volta gli mandò venti mine, ma Socrate gliele restituì, dicendo che il demone non glielo consentiva; in realtà non tollerò il gesto. Senofonte aveva antipatia per lui, perciò il discorso che egli pose sulla bocca di Socrate contro il piacere ²⁰⁶* è rivolto contro Aristippo. Anche Teodoro nell'opera Sulle scuole filosofiche lo trattò male e Platone nel dialogo Dell'anima, ²⁰⁷* come abbiamo detto altrove. ²⁰⁸*