[66] Χῖ λαμβάνεται πρὸς τὰς λέξεις καὶ τὰ σχήματα καὶ ὅλως τὴν Πλατωνικὴν συνήθειαν˙ διπλῆ πρὸς τὰ δόγματα καὶ τὰ ἀρέσκοντα Πλάτωνι˙ χῖ περιεστιγμένον πρὸς τὰς ἐκλογὰς καὶ καλλιγραφίας˙ διπλῆ περιεστιγμένη πρὸς τὰς ἐνίων διορθώσεις˙ ὀβελὸς περιεστιγμένος πρὸς τὰς εἰκαίους ἀθετήσεις˙ ἀντίσιγμα περιεστιγμένον πρὸς τὰς διττὰς χρήσεις καὶ μεταθέσεις τῶν γραφῶν˙ κεραύνιον πρὸς τὴν ἀγωγὴν τῆς φιλοσοφίας˙ ἀστερίσκος πρὸς τὴν συμφωνίαν τῶν δογμάτων˙ ὀβελὸς πρὸς τὴν ἀθέτησιν. τὰ μὲν σημεῖα ταῦτα καὶ τὰ βιβλία τοσαῦτα˙



ἅπερ Ἀντίγονός φησιν ὁ Καρύστιος ἐν τῷ Περὶ Ζήνωνος νεωστὶ ἐκδοθέντα εἴ τις ἤθελε διαναγνῶναι, μισθὸν ἐτέλει τοῖς κεκτημένοις
(Wilamowitz, Ant. von Kar., p. 122).

[66] La lettera χ (chi) è assunta ad indicare particolari espressioni e le figure retoriche e generalmente l'idioma consueto di Platone; il segno della diplé (>) le dottrine e le credenze caratteristiche di Platone. La lettera χ punteggiata (:/:) è adottata per le sentenze scelte e per le espressioni di eleganza particolare; la diplé punteggiata ( ˙>:) indica gli emendamenti testuali degli editori; l'obelo con due punti (:) le atetesi arbitrarie; l'antisigma con due punti [˙)˙] ripetizioni e trasposizioni di parole; il ceraunio (T) l'indirizzo filosofico; l'asterisco () l'accordo perfetto dei vari punti della dottrina; l'obelo (—) l'atetesi. 167* Questo per quel che riguarda i segni critici e il numero dei suoi libri.
Antigono di Caristo
168* nella sua Vita di Zenone dice che quando furono fatte edizioni recenziori con i segni critici, coloro che volevano consultarle dovevano pagare un onorario ai possessori.