[76] εὔλογον δέ ἐστιν ἀξίωμα τὸ πλείονας ἀφορμὰς ἔχον εἰς τὸ ἀληθὲς εἶναι, οἷον "βιώσομαι αὔριον."
Καὶ ἄλλαι δὲ διαφοραί εἰσι ἀξιωμάτων καὶ μεταπτώσεις αὐτῶν ἐξ ἀληθῶν εἰς ψεύδη καὶ ἀντιστροφαί, περὶ ὧν ἐν τῷ πλάτει λέγομεν.
Λόγος δέ ἐστιν, ὡς οἱ περὶ τὸν Κρῖνίν φασι, τὸ συνεστηκὸς ἐκ λήμματος καὶ προσλήψεως καὶ ἐπιφορᾶς, οἷον ὁ τοιοῦτος, "εἰ ἡμέρα ἐστί, φῶς ἐστι˙ ἡμέρα δέ ἐστι˙ φῶς ἄρα ἐστί." λῆμμα μὲν γάρ ἐστι τὸ "εἰ ἡμέρα ἐστί, φῶς ἐστι"˙ πρόσληψις τὸ "ἡμέρα δέ ἐστιν"˙ ἐπιφορὰ δὲ τὸ "φῶς ἄρα ἐστί."
τρόπος δέ ἐστιν οἱονεὶ σχῆμα λόγου, οἷον ὁ τοιοῦτος, "εἰ τὸ πρῶτον, τὸ δεύτερον ἀλλὰ μὴν τὸ πρῶτον˙ τὸ ἄρα δεύτερον."
[76] È ragionevole un giudizio che ha parecchie possibilità di esser vero. Es.: 'domani sarò vivo'.
Vi sono ancora altre distinzioni nelle proposizioni (giudizi) e gradi di transizione dal vero al falso e inversioni, di cui ampiamente diciamo. 129*
Un ragionamento
(λόγος) - come afferma Crini e i suoi seguaci - consiste di una premessa maggiore, di una premessa minore e di una conclusione, come per es. questo: 'se è giorno, c'è luce, ma è giorno, dunque c'è luce'. La premessa maggiore è 'se è giorno, c'è luce'; la premessa minore 'ma è giorno'; la conclusione 'dunque c'è luce'.
Un'argomentazione
(τρόπος) è quasi figura di un ragionamento (λόγος), per es. così: 'se A è, è anche B; ora il primo è, dunque anche il secondo è'.