[8] Καὶ τὰ ἐπὶ μέρους δὲ αὐτῷ ὧδε ἔχει τῶν δογμάτων˙ πῦρ εἶναι στοιχεῖον καὶ πυρὸς ἀμοιβὴν τὰ πάντα, ἀραιώσει καὶ πυκνώσει γινόμενα. σαφῶς δ' οὐδὲν ἐκτίθεται. γίνεσθαί τε πάντα κατ' ἐναντιότητα καὶ ῥεῖν τὰ ὅλα ποταμοῦ δίκην, πεπεράνθαι τε τὸ πᾶν καὶ ἕνα εἶναι κόσμον˙ γεννᾶσθαί τε αὐτὸν ἐκ πυρὸς καὶ πάλιν ἐκπυροῦσθαι κατά τινας περιόδους ἐναλλὰξ τὸν σύμπαντα αἰῶνα˙ τοῦτο δὲ γίνεσθαι καθ' εἱμαρμένην.


τῶν δὲ ἐναντίων τὸ μὲν ἐπὶ τὴν γένεσιν ἄγον καλεῖσθαι πόλεμον καὶ ἔριν, τὸ δ' ἐπὶ τὴν ἐκπύρωσιν ὁμολογίαν καὶ εἰρήνην, καὶ τὴν μεταβολὴν ὁδὸν ἄνω κάτω, τόν τε κόσμον γίνεσθαι κατ' αὐτήν.

[8] Ed ecco ora alcuni punti particolari della sua dottrina. Il fuoco è l'elemento e tutte le cose sono trasformazione del fuoco e divengono per rarefazione e condensazione. Ma, a dire il vero, non dà una chiara spiegazione. Il divenire di tutte le cose è determinato dal conflitto degli opposti e tutte le cose dell'universo scorrono a guisa di fiume; il tutto è finito e costituisce un unico cosmo. Il cosmo si genera dal fuoco e di nuovo si risolve in fuoco, periodicamente; questo processo, che sempre si ripete con costante alternanza nel corso perenne del tempo, accade secondo una fatale necessità. Degli opposti quello che porta alla genesi si chiama guerra e contesa, l'altro che porta alla conflagrazione 19* si chiama concordia e pace, e il mutamento è una via in su e in giù, a cui si deve la formazione del cosmo.