[77] "δύνασαι," φησί, "καὶ σὺ σήμερον μεθ' ἡμῶν γενέσθαι;" τοῦ δ' ἐπινεύσαντος, "τί οὖν," ἔφη, "ἐμέμφου; ἔοικας γὰρ οὐ τὴν ὀψωνίαν ἀλλὰ τὸ ἀνάλωμα αἰτιᾶσθαι." τοῦ δὲ θεράποντος ἐν ὁδῷ βαστάζοντος ἀργύριον καὶ βαρυνομένου, ὥς φασιν οἱ περὶ τὸν Βίωνα ἐν ταῖς Διατριβαῖς, "ἀπόχεε," ἔφη, "τὸ πλέον καὶ ὅσον δύνασαι βάσταζε." πλέων ποτὲ ἐπεὶ τὸ σκάφος ἔγνω πειρατικόν, λαβὼν τὸ χρυσίον ἠρίθμει˙ ἔπειτα εἰς θάλατταν ὡς μὴ θέλων παρακατέβαλε καὶ δῆθεν ἀνῴμωξεν.


οἱ δὲ καὶ ἐπειπεῖν φασιν αὐτὸν ὡς ἄμεινον ταῦτα δι' Ἀρίστιππον ἢ διὰ ταῦτα Ἀρίστιππον ἀπολέσθαι. Διονυσίου δέ ποτ' ἐρομένου ἐπὶ τί ἥκοι, ἔφη ἐπὶ τὸ μεταδώσειν ὧν ἔχει καὶ μεταλήψεσθαι ὧν μὴ ἔχει.

[77] «Puoi anche tu trattenerti con noi oggi? » E poiché l'altro fece cenno di sì, «Perché dunque - soggiunse - mi rimproveravi? Mi pare che tu non rinfacci il lusso, ma la spesa». Racconta Bione nelle Diatribe che portando il suo servo per la strada del danaro ed essendo oppresso dal peso, Aristippo gli abbia detto: «Butta via il superfluo e porta quel che puoi». Una volta mentre era in viaggio per mare quando s'avvide che la nave era di pirati, prese il danaro e lo contava; poi fingendo di non volerlo se lo lasciò sfuggire e di questo cominciò a lamentarsi. V'è chi dice che egli abbia aggiunto: «È meglio che il danaro sia andato perduto per Aristippo, che Aristippo per il danaro». Dionisio una volta gli chiese perché mai fosse venuto ed egli rispose: «Per distribuire quel che ho e prendere in cambio quel che non ho». 222*