HTML: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Laertius/VIII,82it

RDF: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Laertius/VIII,82it.rdf

[82] Γεγόνασι δ' Ἀρχύται τέτταρες˙ πρῶτος αὐτὸς οὗτος, δεύτερος Μυτιληναῖος μουσικός, τρίτος Περὶ γεωργίας συγγεγραφώς, τέταρτος ἐπιγραμματοποιός. ἔνιοι καὶ πέμπτον ἀρχιτέκτονά φασιν, οὗ φέρεται βιβλίον Περὶ μηχανῆς, ἀρχὴν ἔχον ταύτην,

"τάδε παρὰ Τεύκρου Καρχηδονίου διήκουσα."

περὶ δὲ τοῦ μουσικοῦ φέρεται καὶ τόδε, ὡς ὀνειδιζόμενος ἐπὶ τῷ μὴ ἐξακούεσθαι εἴποι,

"τὸ γὰρ ὄργανον ὑπὲρ ἐμοῦ διαγωνιζόμενον λαλεῖ."

Τὸν δὲ Πυθαγορικὸν Ἀριστόξενός (Wehrli II, fg. 48) φησι μηδέποτε στρατηγοῦντα ἡττηθῆναι˙ φθονούμενον δ' ἅπαξ ἐκχωρῆσαι τῆς στρατηγίας καὶ τοὺς αὐτίκα ληφθῆναι.

[82] Ve ne furono quattro col nome di Archita: I. il nostro; II. musico, di Mitilene; III. scrittore di agricoltura; IV. epigrammatista. Alcuni aggiungono un quinto, architetto, a cui si attribuisce un libro Della meccanica, che comincia così:

Queste cose da Teucro cartaginese udii.

Del musico si narra che rimproverato perché non gli riusciva di farsi sentire, replicò:

Il mio strumento lotta e parla per me.

Aristosseno ²¹⁵* dice che il Pitagorico, ogni volta che fu stratego, non fu mai sconfitto; una volta, per l'eccessiva invidia che gli si portava, si ritirò dal comando e quelli immediatamente furono catturati.