[82] Τέταρτος ὁ παρὰ τὰς διαθέσεις καὶ κοινῶς παραλλαγάς, οἷον ὑγίειαν νόσον, ὕπνον ἐγρήγορσιν, χαρὰν λύπην, νεότητα γῆρας, θάρσος φόβον, ἔνδειαν πλήρωσιν, μῖσος φιλίαν, θερμασίαν ψύξιν˙ παρὰ τὸ πνεῖν παρὰ τὸ πιεσθῆναι τοὺς πόρους. ἀλλοῖα οὖν φαίνεται τὰ προσπίπτοντα παρὰ τὰς ποιὰς διαθέσεις.

οὐδὲ γὰρ οἱ μαινόμενοι παρὰ φύσιν ἔχουσι˙ τί γὰρ μᾶλλον ἐκεῖνοι ἢ ἡμεῖς; καὶ γὰρ ἡμεῖς τὸν ἥλιον ὡς ἑστῶτα βλέπομεν. Θέων δ' ὁ Τιθοραιεὺς ὁ στωικὸς κοιμώμενος περιεπάτει ἐν τῷ ὕπνῳ καὶ Περικλέους δοῦλος ἐπ' ἄκρου τοῦ τέγους.

[82] Il quarto tropo riguarda le disposizioni individuali e, in generale, il mutamento di condizioni, quali salute, malattia, sonno, veglia, gioia, dolore, giovinezza, vecchiaia, coraggio, paura, bisogno, abbondanza, odio, amore, calore, raffreddamento, oltre che la facilità o difficoltà del respiro. La diversità delle impressioni è condizionata dalla diversa condizione delle disposizioni individuali. Neppure la condizione dei pazzi è contraria alla natura; perché essa dovrebbe riferirsi a loro più che a noi? Anche noi guardiamo il sole, come se stesse fermo. Lo stoico Teone di Titorea dormendo passeggiava nel sonno, 243* e lo schiavo di Pericle compariva come sonnambulo sul tetto alto della casa.