[83] Οὗτος πρῶτος τὰ μηχανικὰ ταῖς μαθηματικαῖς προσχρησάμενος ἀρχαῖς μεθώδευσε καὶ πρῶτος κίνησιν ὀργανικὴν διαγράμματι γεωμετρικῷ προσήγαγε, διὰ τῆς τομῆς τοῦ ἡμικυλίνδρου δύο μέσας ἀνὰ λόγον λαβεῖν ζητῶν εἰς τὸν τοῦ κύβου διπλασιασμόν. κἀν γεωμετρίᾳ πρῶτος κύβον εὗρεν, ὥς φησι Πλάτων ἐν Πολιτείᾳ. [83] Costui per primo trattò metodicamente di meccanica, servendosi di princìpi matematici e primo applicò il movimento meccanico ad una figura geometrica, cercando di trovare, per mezzo del taglio di un semicilindro, due medie proporzionali in modo da ottenere il raddoppiamento del cubo. Anche in geometria, per primo scoprì il cubo, come dice Platone nella Repubblica. 216*
Κεφ. ε'.
ΑΛΚΜΑΙΩΝ

[83] Ἀλκμαίων Κροτωνιάτης. καὶ οὗτος Πυθαγόρου διήκουσε˙ καὶ τὰ πλεῖστά γε ἰατρικὰ λέγει, ὅμως δὲ καὶ φυσιολογεῖ ἐνίοτε λέγων, "δύο τὰ πολλά ἐστι τῶν ἀνθρωπίνων."
δοκεῖ δὲ πρῶτος φυσικὸν λόγον συγγεγραφέναι, καθά φησι Φαβωρῖνος ἐν Παντοδαπῇ ἱστορίᾳ
(FHG III. 581), καὶ τὴν σελήνην καθόλου 〈τε τὰ ὑπὲρ〉 ταύτην ἔχειν ἀίδιον φύσιν. Ἦν δὲ Πειρίθου υἱός, ὡς αὐτὸς ἐναρχόμενος τοῦ συγγράμματός φησιν˙ (DK 24 B 1)



" Ἀλκμαίων Κροτωνιήτης τάδε ἔλεξε Πειρίθου υἱὸς Βροτίνῳ καὶ Λέοντι καὶ Βαθύλλῳ˙ "περὶ τῶν ἀφανέων, περὶ τῶν θνητῶν σαφήνειαν μὲν θεοὶ ἔχοντι, ὡς δ' ἀνθρώποις τεκμαίρεσθαι"" καὶ τὰ ἑξῆς˙

ἔφη δὲ καὶ τὴν ψυχὴν ἀθάνατον, καὶ κινεῖσθαι αὐτὴν συνεχὲς ὡς τὸν ἥλιον.

Capitolo V

ALCMEONE

[83] Alcmeone nacque a Crotone. Anche costui fu uditore di Pitagora e trattò soprattutto di medicina, tuttavia talvolta anche della natura, come quando dice: «La maggior parte delle cose umane è duplice».
Pare che sia stato il primo ad avere scritto un trattato sulla natura, 217* come dice Favorino 218* nella Storia Varia, e che la luna e generalmente i corpi al di sopra di essa 219* hanno natura immortale. Era figlio di Pirito, come attesta egli stesso all'inizio dell'opera: 220*

Alcmeone di Crotone, figlio di Pirito, 221* queste cose disse a Brontino e a Leonte e a Batillo: delle cose invisibili e delle cose visibili gli dèi hanno chiara conoscenza; a noi, in quanto uomini, è possibile solo inferire dall'evidenza. Etc.

Diceva che l'anima è immortale e che si muove continuamente, come il sole.