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[86] Ἀριστίππου διήκουσεν ἡ θυγάτηρ Ἀρήτη καὶ Αἰθίοψ Πτολεμαεὺς καὶ Ἀντίπατρος Κυρηναῖος˙ Ἀρήτης δὲ Ἀρίστιππος ὁ μητροδίδακτος ἐπικληθείς, οὗ Θεόδωρος ὁ ἄθεος, εἶτα θεός˙ Ἀντιπάτρου δ' Ἐπιτιμίδης Κυρηναῖος, οὗ Παραιβάτης, οὗ Ἡγησίας ὁ πεισιθάνατος καὶ Ἀννίκερις ὁ Πλάτωνα λυτρωσάμενος.

Οἱ μὲν οὖν τῆς ἀγωγῆς τῆς Ἀριστίππου μείναντες καὶ Κυρηναϊκοὶ προσαγορευθέντες δόξαις ἐχρῶντο τοιαύταις˙ δύο πάθη ὑφίσταντο, πόνον καὶ ἡδονήν, τὴν μὲν λείαν κίνησιν, τὴν ἡδονήν, τὸν δὲ πόνον τραχεῖαν κίνησιν.

[86] Furono discepoli di Aristippo sua figlia Arete, Etiope di Tolemaide e Antipatro di Cirene. Alunno di Arete fu Aristippo soprannominato Metrodidatto, istruito dalla madre; di questo fu discepolo Teodoro l'Ateo, detto successivamente 'dio'. Di Antipatro fu alunno Epitimide di Cirene, di cui fu a sua volta alunno Parebate, i cui seguaci furono Egesia che consigliava di morire (l'avvocato del suicidio, ὁ πεισιθάνατος) e Anniceride [colui che riscattò Platone].
Quelli dunque che rimasero fedeli alla condotta di vita di Aristippo e furono detti Cirenaici avevano tale dottrina: ²³⁷* ammettono due stati d'animo, il piacere come movimento calmo, il dolore come movimento aspro.