[43] [οὐδὲ γάρ φησιν ἐνδοτέρω εἰς ἄπειρον τὴν τομὴν τυγχάνειν. λέγει δέ, ἐπειδὴ αἱ ποιότητες μεταβάλλονται, εἰ μέλλει τις μὴ καὶ τοῖς μεγέθεσιν ἁπλῶς εἰς ἄπειρον αὐτὰς ἐκβάλλειν.]
Κινοῦνταί τε συνεχῶς αἱ ἄτομοι.
[φησὶ δὲ ἐνδοτέρω καὶ ἰσοταχῶς αὐτὰς κινεῖσθαι τοῦ κενοῦ τὴν εἶξιν ὁμοίαν παρεχομένου καὶ τῇ κουφοτάτῃ καὶ τῇ βαρυτάτῃ.]

τὸν αἰῶνα, καὶ αἱ μὲν εἰς μακρὰν ἀπ' ἀλλήλων διιστάμεναι, αἱ δὲ αὖ τὸν παλμὸν ἴσχουσιν ὅταν τύχωσι τῇ περιπλοκῇ κεκλειμέναι ἢ στεγαζόμεναι παρὰ τῶν πλεκτικῶν.

[43] [ - come dice più oltre 63* - la divisibilità procede all'infinito. Ciò afferma, infatti, perché le qualità mutano, a meno che uno non voglia rinviare semplicemente all'infinito gli atomi aumentando la loro grandezza.]
E gli atomi si muovono incessantemente, in eterno.

[Dice ancora più oltre che essi si muovono con eguale velocità perché il vuoto cede il passo in egual misura sia all'atomo più lieve che all'atomo più pesante.]
Alcuni rimbalzano a lunga distanza l'uno dall'altro, altri invece ricevono - lì dove sono - il rimbalzo, quando s'incontrano con un intreccio di atomi e o rimangono essi stessi intrecciati e quindi compatti oppure contenuti o difesi dagli atomi tra loro intrecciati, e quindi fluidi.