[86] Νόμου διαιρέσεις δύο˙ ὁ μὲν γὰρ αὐτοῦ γεγραμμένος, ὁ δὲ ἄγραφος. ᾧ μὲν ἐν ταῖς πόλεσι πολιτευόμεθα, γεγραμμένος ἐστίν. ὁ δὲ κατὰ ἔθη γινόμενος οὗτος ἄγραφος καλεῖται˙ οἷον τὸ μὴ γυμνὸν πορεύεσθαι εἰς τὴν ἀγορὰν μηδὲ γυναικεῖον ἱμάτιον περιβάλλεσθαι. ταῦτα γὰρ οὐδεὶς νόμος κωλύει, ἀλλ' ὅμως οὐ πράττομεν διὰ τὸ ἀγράφῳ νόμῳ κωλύεσθαι. τοῦ ἄρα νόμου ἐστὶν ὁ μὲν γεγραμμένος, ὁ δὲ ἄγραφος.

Ὁ λόγος διαιρεῖται εἰς πέντε, ὧν εἷς μέν ἐστιν ὃν οἱ πολιτευόμενοι λέγουσιν ἐν ταῖς ἐκκλησίαις, ὃς καλεῖται πολιτικός.
[86] La legge ha una duplice suddivisione: la legge scritta e la legge non scritta. La legge scritta è quella sotto cui viviamo nelle città; quella che ci viene dal costume e dalla tradizione si chiama non scritta, come il non andar nudi in piazza e il non indossar abiti muliebri. Nessuna legge impedisce queste cose, ma tuttavia non le facciamo perché ne siamo impediti dalla legge non scritta. Dunque c'è la legge scritta e quella non scritta.
Ci sono cinque specie di discorsi: il discorso politico di cui si servono gli uomini politici nelle assemblee;