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| [88] τινὲς δέ φασι καὶ συμπόσιον ἔχοντι τῷ Πλάτωνι αὐτὸν τὴν ἡμικύκλιον κατάκλισιν, πολλῶν ὄντων, εἰσηγήσασθαι. φησὶ δ' αὐτὸν Νικόμαχος ὁ Ἀριστοτέλους (Arist. EN 1172b9) τὴν ἡδονὴν λέγειν τὸ ἀγαθόν. ἀπεδέχθη δὴ ἐν τῇ πατρίδι μεγαλοτίμως ὡς τό γε περὶ αὐτοῦ ψήφισμα γενόμενον δηλοῖ. ἀλλὰ καὶ παρὰ τοῖς Ἕλλησιν ἐπιφανέστατος ἐγένετο, γράψας τοῖς ἰδίοις πολίταις νόμους, ὥς φησιν Ἕρμιππος ἐν τετάρτῃ Περὶ τῶν ἑπτὰ σοφῶν (FHG III. 40), καὶ ἀστρολογούμενα καὶ γεωμετρούμενα καὶ ἕτερ' ἄττα ἀξιόλογα. Ἔσχε δὲ καὶ θυγατέρας τρεῖς, Ἀκτίδα, Δελφίδα, Φιλτίδα. | [88] Alcuni riferiscono che in occasione di un convito di Platone, poiché il numero degli ospiti era grande, introdusse l'ordine dei posti in forma semicircolare. Nicomaco, figlio di Aristotele, dice che per Eudosso il piacere è il bene. 236* Fu accolto in patria con grande onore, come testimonia il decreto appositamente fatto per lui. Ma divenne anche famosissimo presso i Greci, perché scrisse per i suoi cittadini le leggi, come dice Ermippo 237* nel quarto libro Dei sette sapienti, e perché compose opere di astronomia e geometria ed altre degne di nota. Ebbe anche tre figlie, Actide, Filtide, Delfide. |