[44] " Ἥ τε γὰρ τοῦ κενοῦ φύσις ἡ διορίζουσα ἑκάστην αὐτὴν τοῦτο παρασκευάζει, τὴν ὑπέρεισιν οὐχ οἵα τε οὖσα ποιεῖσθαι˙ ἥ τε στερεότης ἡ ὑπάρχουσα αὐταῖς κατὰ τὴν σύγκρουσιν τὸν ἀποπαλμὸν ποιεῖ, ἐφ' ὁπόσον ἂν ἡ περιπλοκὴ τὴν ἀποκατάστασιν ἐκ τῆς συγκρούσεως διδῷ. ἀρχὴ δὲ τούτων οὐκ ἔστιν, ἀιδίων τῶν ἀτόμων οὐσῶν καὶ τοῦ κενοῦ.


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φησὶ δ' ἐνδοτέρω μηδὲ ποιότητά τινα περὶ τὰς ἀτόμους εἶναι πλὴν σχήματος καὶ μεγέθους καὶ βάρους˙ τὸ δὲ χρῶμα (fg. 56 Us.) παρὰ τὴν θέσιν τῶν ἀτόμων ἀλλάττεσθαι ἐν ταῖς Δώδεκα στοιχειώσεσί φησι. πᾶν τε μέγεθος μὴ εἶναι περὶ αὐτάς˙ οὐδέποτε γοῦν ἄτομος ὤφθη αἰσθήσει.]

[44] Perché, da una parte la natura stessa del vuoto determina la separazione degli atomi tra loro e non è capace di produrre una resistenza al loro rimbalzo, e d'altra parte la solidità insita negli atomi determina il rimbalzo nella collisione e tuttavia il rimbalzo degli atomi determinato dall'urto è limitato dalla presenza degli atomi intrecciati che li respingono indietro. Di tutto ciò non vi è un inizio, perché gli atomi e il vuoto esistono dall'eternità. [Dice più oltre che gli atomi non hanno qualità alcuna eccetto la figura, la grandezza e il peso. Ma che i colori mutino secondo la posizione degli atomi egli afferma nei Dodici elementi fondamentali della dottrina. E aggiunge che non hanno ogni possibile grandezza: in ogni modo mai un atomo fu visto dal nostro senso.]