[46] Καὶ μὴν καὶ τύποι ὁμοιοσχήμονες τοῖς στερεμνίοις εἰσί, λεπτότησιν ἀπέχοντες μακρὰν τῶν φαινομένων. οὔτε γὰρ ἀποστάσεις ἀδυνατοῦσιν ἐν τῷ περιέχοντι γίνεσθαι τοιαῦται οὔτ' ἐπιτηδειότητες τῆς κατεργασίας τῶν κοιλωμάτων καὶ λεπτοτήτων γίνεσθαι, οὔτε ἀπόρροιαι τὴν ἑξῆς θέσιν καὶ βάσιν διατηροῦσαι ἥνπερ καὶ ἐν τοῖς στερεμνίοις εἶχον˙ τούτους δὲ τοὺς τύπους εἴδωλα προσαγορεύομεν.



καὶ μὴν καὶ ἡ διὰ τοῦ κενοῦ φορὰ κατὰ μηδεμίαν ἀπάντησιν τῶν ἀντικοψόντων γινομένη πᾶν μῆκος περιληπτὸν ἐν ἀπερινοήτῳ χρόνῳ συντελεῖ. βράδους γὰρ καὶ τάχους ἀντικοπὴ καὶ οὐκ ἀντικοπὴ ὁμοίωμα λαμβάνει.

[46] E vi sono poi impressioni (τύποι) che hanno la medesima figura dei corpi solidi, che per sottigliezza superano di gran lunga le cose quali appaiono ai nostri sensi. Né è impossibile che nell'aria circostante si formino combinazioni di tal genere (συστάσεις) o che si trovino materiali adatti alla produzione di superfici cave e lisce o efflussi che conservano la medesima disposizione e la stessa sequenza degli atomi dei corpi solidi, da cui provengono: queste impressioni noi chiamiamo immagini (εἴδωλα).
E il loro movimento nel vuoto, poiché nulla lo impedisce e nulla ad esso oppone resistenza o urto, compie ogni concepibile distanza in un tempo inconcepibilmente breve. Perché la presenza di un ostacolo o di una resistenza corrisponde a lentezza, come l'assenza di un ostacolo o di una resistenza corrisponde a velocità.