[99] κοινῶς δ' ἀμφοτέρων αἰτίων ὄντων, οὐδὲν ἔσται τὸ πάσχον. ἀσώματον δ' ἀσωμάτου οὐκ ἂν εἴη αἴτιον διὰ τὸν αὐτὸν λόγον˙ ἀσώματον δὲ σώματος οὐκ ἔστιν αἴτιον, ἐπεὶ οὐδὲν ἀσώματον ποιεῖ σῶμα. σῶμα δ' ἀσωμάτου οὐκ ἂν εἴη αἴτιον, ὅτι τὸ γενόμενον τῆς πασχούσης ὕλης ὀφείλει εἶναι˙ μηδὲν δὲ πάσχον διὰ τὸ ἀσώματον εἶναι οὐδ' ἂν ὑπό τινος γένοιτο˙

οὐκ ἔστι τοίνυν αἴτιον. ᾧ συνεισάγεται τὸ ἀνυποστάτους εἶναι τὰς τῶν ὅλων ἀρχάς˙ δεῖ γὰρ εἶναί τι τὸ ποιοῦν καὶ δρῶν.
Ἀλλὰ μὴν οὐδὲ κίνησίς ἐστι˙ τὸ γὰρ κινούμενον ἤτοι ἐν ᾧ ἐστι τόπῳ κινεῖται ἢ ἐν ᾧ μὴ ἔστιν˙ καὶ ἐν ᾧ μέν ἐστι τόπῳ οὐ κινεῖται, ἐν ᾧ δ' οὐκ ἔστιν οὐδὲ κινεῖται˙ οὐκ ἔστιν οὖν κίνησις.

[99] E se entrambi sono ugualmente cause, non vi sarà nulla che subirà l'effetto. Per la stessa ragione, l'incorporeo non potrebbe essere causa dell'incorporeo. L'incorporeo poi non è causa del corpo, perché nulla di incorporeo crea un corpo. Né il corpo potrebbe essere causa dell'incorporeo, perché ciò che è prodotto deve essere di materia passiva: ora, poiché non subisce nulla a causa della sua incorporeità, non può essere prodotto da alcunché. Dunque, non esiste la causa. 252* E da ciò si ricava anche che i princìpi dell'universo non hanno una reale esistenza, perché altrimenti dovrebbe esistere qualcosa che crea ed agisce.
Anche il movimento non esiste. Perché ciò che si muove o si muove nel luogo in cui è o nel luogo in cui non è. Ora nel luogo in cui è non si muove, e nel luogo in cui non è nemmeno si muove. Il movimento, dunque, non esiste.