[104] περὶ δὲ τῆς Οὐδὲν ὁρίζω φωνῆς καὶ τῶν ὁμοίων λέγομεν ὡς οὐ δογμάτων˙ οὐ γάρ εἰσιν ὅμοια τῷ λέγειν ὅτι σφαιροειδής ἐστιν ὁ κόσμος. ἀλλὰ γὰρ τὸ μὲν ἄδηλον, αἱ δ' ἐξομολογήσεις εἰσί. ἐν ᾧ οὖν λέγομεν μηδὲν ὁρίζειν, οὐδ' αὐτὸ τοῦτο ὁρίζομεν.




Πάλιν οἱ δογματικοί φασιν καὶ τὸν βίον αὐτοὺς ἀναιρεῖν, ἐν ᾧ πάντ' ἐκβάλλουσιν ἐξ ὧν ὁ βίος συνέστηκεν. οἱ δὲ ψεύδεσθαί φασιν αὐτούς˙ οὐ γὰρ τὸ ὁρᾶν ἀναιρεῖν, ἀλλὰ τὸ πῶς ὁρᾶν ἀγνοεῖν. καὶ γὰρ τὸ φαινόμενον τιθέμεθα, οὐχ ὡς καὶ τοιοῦτον ὄν. καὶ ὅτι τὸ πῦρ καίει αἰσθανόμεθα˙ εἰ δὲ φύσιν ἔχει καυστικὴν ἐπέχομεν.

[104] E per quel che riguarda la nostra sentenza «Nulla io definisco» e simili, 256* esse non hanno per noi valore dogmatico e non sono per nulla uguali alle affermazioni del tipo «Il mondo è sferico». Questa ultima affermazione presume di determinare ciò che è incerto e oscuro; i nostri modi di dire sono delle pure e semplici ammissioni. Quando diciamo di non definire nulla, neppure questo definiamo.
Inoltre i Dogmatici rimproverano agli Scettici di eliminare la vita stessa, in quanto essi rigettano tutto ciò di cui consiste la vita. Ma gli Scettici replicano che questa accusa è falsa, perché essi non negano che noi vediamo, ma dicono solo che non sanno come vediamo. 257* Noi ammettiamo ciò che appare - dicono gli Scettici - ma non nel senso che esso è realmente quale appare. Sentiamo che il fuoco brucia, ma sospendiamo il giudizio, se il fuoco abbia per natura la facoltà di bruciare.