[110] ἔστι δὲ καὶ ἐν τοῖς μέσοις τι καθῆκον, ὡς τὸ πείθεσθαι τοὺς παῖδας τοῖς παιδαγωγοῖς.
Φασὶ δὲ τὴν ψυχὴν εἶναι ὀκταμερῆ˙ μέρη γὰρ αὐτῆς τά τε πέντε αἰσθητήρια καὶ τὸ φωνητικὸν μόριον καὶ τὸ διανοητικόν, ὅπερ ἐστὶν αὐτὴ ἡ διάνοια, καὶ τὸ γεννητικόν. ἐκ δὲ τῶν ψευδῶν ἐπιγίνεσθαι τὴν διαστροφὴν ἐπὶ τὴν διάνοιαν, ἀφ' ἧς πολλὰ πάθη βλαστάνειν καὶ 〈ἃ〉 ἀκαταστασίας αἴτια. ἔστι δὲ αὐτὸ τὸ πάθος κατὰ Ζήνωνα ἡ ἄλογος καὶ παρὰ φύσιν ψυχῆς κίνησις ἢ ὁρμὴ πλεονάζουσα. Τῶν δὲ παθῶν τὰ ἀνωτάτω, καθά φησιν Ἑκάτων ἐν τῷ δευτέρῳ Περὶ παθῶν
(Gomoll 9) καὶ Ζήνων ἐν τῷ Περὶ παθῶν, εἶναι γένη τέτταρα, λύπην, φόβον, ἐπιθυμίαν, ἡδονήν.
[110] V'è anche un dovere che si può considerare in mezzo tra quelli assoluti e relativi, p. es. che i fanciulli obbediscano ai pedagoghi.
Secondo gli Stoici, l'anima consta di otto parti: dei cinque sensi, dell'organo vocale, della facoltà di pensare, cioè il pensiero stesso, e della facoltà di generare. Dal falso si genera la perversione del pensiero, da cui traggono origine molte passioni, che sono anche causa d'instabilità. 146* La passione stessa, secondo Zenone, è o un movimento dell'anima, irrazionale e contrario alla natura, oppure un impulso eccessivo.
Ecatone nel secondo libro Delle passioni e Zenone nell'opera Delle passioni affermano che i principali generi delle passioni sono quattro: dolore, paura, concupiscenza, piacere.