[111] Εἰσὶ καὶ ἄλλοι διακηκοότες Εὐβουλίδου, ἐν οἷς καὶ Ἀπολλώνιος ὁ Κρόνος, οὗ Διόδωρος Ἀμεινίου Ἰασεύς, καὶ αὐτὸς Κρόνος ἐπίκλην, περὶ οὗ φησι Καλλίμαχος ἐν ἐπιγράμμασιν (fg. 393 Pf.)˙

αὐτὸς ὁ Μῶμος
ἔγραφεν ἐν τοίχοις, "ὁ Κρόνος ἐστὶ σοφός."

ἦν δὲ καὶ οὗτος διαλεκτικός, πρῶτος δόξας εὑρηκέναι τὸν ἐγκεκαλυμμένον καὶ κερατίνην λόγον κατά τινας. οὗτος παρὰ Πτολεμαίῳ τῷ Σωτῆρι διατρίβων λόγους τινὰς διαλεκτικοὺς ἠρωτήθη πρὸς Στίλπωνος˙ καὶ μὴ δυνάμενος παραχρῆμα διαλύσασθαι, ὑπὸ τοῦ βασιλέως τά τε ἄλλα ἐπετιμήθη καὶ δὴ καὶ Κρόνος ἤκουσεν ἐν σκώμματος μέρει.

[111] Vi furono anche altri alunni 289* di Eubulide, fra i quali anche Apollonio detto Crono. Di questo fu discepolo Diodoro, figlio di Aminia, nato a Iaso, anch'egli detto Crono: 290* di lui così dice Callimaco negli Epigrammi: 291*

Lo stesso Momo scrisse sulle pareti: «Crono è sapiente».

Anche costui fu un dialettico e, secondo l'opinione di alcuni, fu il primo a scoprire l'argomento velato e l'argomento cornuto. Diodoro era alla corte di Tolemeo Soter quando Stilpone gl'indirizzò alcuni argomenti dialettici; non sapendoli risolvere sull'istante, si ebbe il rimprovero del re e fra l'altro, per dileggio, si ebbe il soprannome di Crono (Κρόνος).