[119] Θείους τ' εἶναι˙ ἔχειν γὰρ ἐν ἑαυτοῖς οἱονεὶ θεόν. τὸν δὲ φαῦλον ἄθεον. διττὸν δ' εἶναι τὸν ἄθεον, τόν τ' ἐναντίως τῷ θείῳ λεγόμενον καὶ τὸν ἐξουθενητικὸν τοῦ θείου˙ ὅπερ οὐκ εἶναι περὶ πάντα φαῦλον.


θεοσεβεῖς τε τοὺς σπουδαίους˙ ἐμπείρους γὰρ εἶναι τῶν περὶ θεοὺς νομίμων˙ εἶναί τε τὴν εὐσέβειαν ἐπιστήμην θεῶν θεραπείας. ἀλλὰ μὴν καὶ θύσειν αὐτοὺς θεοῖς ἁγνούς θ' ὑπάρχειν˙ ἐκνεύειν γὰρ τὰ περὶ θεοὺς ἁμαρτήματα. καὶ τοὺς θεοὺς ἄγασθαι αὐτούς˙ ὁσίους τε γὰρ εἶναι καὶ δικαίους πρὸς τὸ θεῖον. μόνους θ' ἱερέας τοὺς σοφούς˙ ἐπεσκέφθαι γὰρ περὶ θυσιῶν, ἱδρύσεων, καθαρμῶν, καὶ τῶν ἄλλων τῶν πρὸς τοὺς θεοὺς οἰκείων.

[119] Essi sono creature divine, ché hanno in sé, per così dire, la divinità. L'uomo cattivo è ateo. La parola ἄθεος ha tuttavia un duplice significato: in primo luogo designa chi è contrario alla divinità, in secondo luogo chi spregia la divinità, e in quest'ultimo significato ἄθεος non è requisito di ogni uomo cattivo.
I virtuosi venerano la divinità, ché sono esperti di tutto ciò che per tradizione è dovuto agli dèi. E la pietà è la scienza del culto degli dèi. E perciò essi offriranno sacrifici agli dèi e saranno mondi dal peccato; essi infatti aborrono le offese agli dèi. E poiché sono santi e giusti per tutto ciò che riguarda la divinità, godono l'amore e il favore degli dèi. I sapienti sono gli unici sacerdoti, perché essi si son fatte idee chiare sui sacrifici, sulle costruzioni dei templi, sulle purificazioni e su tutti i riti divini.