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[136] κατ' ἀρχὰς μὲν οὖν καθ' αὑτὸν ὄντα τρέπειν τὴν πᾶσαν οὐσίαν δι' ἀέρος εἰς ὕδωρ˙ καὶ ὥσπερ ἐν τῇ γονῇ τὸ σπέρμα περιέχεται, οὕτω καὶ τοῦτον σπερματικὸν λόγον ὄντα τοῦ κόσμου, τοιόνδε ὑπολείπεσθαι ἐν τῷ ὑγρῷ, εὐεργὸν αὑτῷ ποιοῦντα τὴν ὕλην πρὸς τὴν τῶν ἑξῆς γένεσιν˙ εἶτ' ἀπογεννᾶν πρῶτον τὰ τέσσαρα στοιχεῖα, πῦρ, ὕδωρ, ἀέρα, γῆν. λέγει δὲ περὶ αὐτῶν Ζήνων τ' ἐν τῷ Περὶ τοῦ ὅλου καὶ Χρύσιππος ἐν τῇ πρώτῃ τῶν Φυσικῶν καὶ Ἀρχέδημος ἔν τινι Περὶ στοιχείων. ἔστι δὲ στοιχεῖον ἐξ οὗ πρώτου γίνεται τὰ γινόμενα καὶ εἰς ὃ ἔσχατον ἀναλύεται.

[136] All'inizio dio era solo nel suo essere e mutava prima in aria, poi in acqua tutta la sostanza; e come nel seme è contenuto il germe, così anch'esso che è la ragione seminale del cosmo (σπερματικὸς λόγος τοῦ κόσμου), rimane come creatore nell'umido, così che la materia acquista per opera sua la facoltà di continuare a generare. Dio stesso creò in primo luogo i quattro elementi, fuoco, acqua, aria, terra. Su questo discute Zenone nella sua opera Dell'universo e Crisippo nel primo libro della Fisica e Archedemo in un'opera Degli elementi. Elemento è ciò da cui diviene ogni cosa e in cui alla fine si dissolve.