[68] οὕτω δ' ἦν ἐχθρὸς Ἱερωνύμῳ τῷ περιπατητικῷ, ὡς μόνον μὴ ἀπαντᾶν πρὸς αὐτὸν εἰς τὴν ἐτήσιον ἡμέραν, περὶ ἧς ἐν τῷ περὶ Ἀρκεσιλάου βίῳ διειλέγμεθα. Ἀφηγήσατο δὲ τῆς σχολῆς ἔτη τέτταρα πρὸς τοῖς τετταράκοντα, Στράτωνος αὐτὴν ἐν ταῖς διαθήκαις καταλιπόντος κατὰ τὴν ἑβδόμην καὶ εἰκοστὴν καὶ ἑκατοστὴν Ὀλυμπιάδα. οὐ μὴν ἀλλὰ καὶ Πανθοίδου διήκουσε τοῦ διαλεκτικοῦ. ἐτελεύτησε δὲ γεγονὼς ἔτος τέταρτον καὶ ἑβδομηκοστόν, νόσῳ ποδαγρικῇ καταπονηθείς.
καὶ ἔστιν ἡμῶν εἰς αὐτόν˙
(A. Pal. VII. 112)

οὐ μὰ τόν, οὐδὲ Λύκωνα παρήσομεν, ὅττι ποδαλγὴς
κάτθανε˙ θαυμάζω τοῦτο μάλιστα δ' ἐγώ,
τὴν οὕτως ἀΐδαο μακρὴν ὁδὸν εἰ πρὶν ὁ ποσσὶν
ἀλλοτρίοις βαδίσας ἔδραμε νυκτὶ μιῇ.

[68] La sua inimicizia col peripatetico Ieronimo 144* fu così forte che egli era l'unico che, per non incontrarsi con lui, non partecipava alla festa dell'anniversario, di cui abbiamo parlato nella Vita di Arcesilao. 145*
Fu scolarca per quarantaquattro anni, dopo che Stratone nel testamento l'aveva designato come successore suo, nella CXXVII Olimpiade. 146* Inoltre egli era stato uditore del dialettico Pantoide. Morì all'età di settantaquattro anni, sfinito dalla podagra. 147*
Gli abbiamo dedicato questo epigramma: 148*

No, per dio, non tralascerò neppure Licone che morì di gotta. Mi meraviglio soprattutto di ciò, che egli, che prima poteva camminare solo con gli altrui piedi, in una sola notte percorse la via così lunga di Ade.