[142] Γίνεσθαι δὲ τὸν κόσμον ὅταν ἐκ πυρὸς ἡ οὐσία τραπῇ δι' ἀέρος εἰς ὑγρότητα, εἶτα τὸ παχυμερὲς αὐτοῦ συστὰν ἀποτελεσθῇ γῆ, τὸ δὲ λεπτομερὲς ἐξαραιωθῇ, καὶ τοῦτ' ἐπὶ πλέον λεπτυνθὲν πῦρ ἀπογεννήσῃ. εἶτα κατὰ μίξιν ἐκ τούτων φυτά τε καὶ ζῷα καὶ τὰ ἄλλα γένη. περὶ δὴ οὖν τῆς γενέσεως καὶ φθορᾶς τοῦ κόσμου φησὶ Ζήνων μὲν ἐν τῷ Περὶ ὅλου, Χρύσιππος δ' ἐν τῷ πρώτῳ τῶν Φυσικῶν καὶ Ποσειδώνιος ἐν πρώτῳ Περὶ κόσμου καὶ Κλεάνθης καὶ Ἀντίπατρος ἐν τῷ δεκάτῳ Περὶ κόσμου. Παναίτιος δ' ἄφθαρτον ἀπεφήνατο τὸν κόσμον.

Ὅτι δὲ καὶ ζῷον ὁ κόσμος καὶ λογικὸν καὶ ἔμψυχον καὶ νοερὸν καὶ Χρύσιππος ἐν πρώτῳ φησὶν Περὶ προνοίας καὶ Ἀπολλόδωρος φησιν ἐν τῇ Φυσικῇ καὶ Ποσειδώνιος˙

[142] La formazione del cosmo avviene quando da fuoco la sostanza attraverso l'aria si muta in umidità, e poi la parte solida si condensa e diviene terra e la parte sottile si trasforma in aria e, diventando sempre più rarefatta, genera il fuoco. Indi dal processo di mescolanza di questi elementi derivano piante ed animali e gli altri generi di cose. Della genesi e dissoluzione del cosmo trattano: Zenone nell'opera Dell'universo, Crisippo nel primo libro della Fisica, Posidonio nel primo libro Del cosmo, e Cleante e Antipatro nel decimo libro Del cosmo. Ma Panezio 167* sostenne l'incorruttibilità del cosmo.
Che il cosmo sia un essere vivente e razionale e animato e intelligente è sostenuto da Crisippo nel primo libro Della provvidenza, da Apollodoro nella Fisica e da Posidonio: