[71] τῶν δ' ἐν Αἰγίνῃ μοι γενομένων μοριῶν μετὰ τὴν ἐμὴν ἀπόλυσιν καταχωρισάτω Λύκων τοῖς νεανίσκοις εἰς ἐλαιοχριστίαν, ὅπως κἀμοῦ καὶ τοῦ τιμήσαντος ἐμὲ μνήμη γίνηται διὰ τῆς χρείας ταύτης ἡ προσήκουσα. καὶ ἀνδριάντα ἡμῶν ἀναθέτω˙ τὸν δὲ τόπον, ὅπως ἁρμόττων ᾖ τῆς στάσεως, ἐπιβλεψάτω καὶ συμπραγματευθήτω Διόφαντος καὶ Ἡρακλείδης Δημητρίου. ἀπὸ δὲ τῶν ἐν ἄστει Λύκων ἀποδότω πᾶσι παρ' ὧν τι προείληφα μετὰ τὴν ἀποδημίαν τὴν ἐκείνου.

παρεχέσθωσαν δὲ Βούλων καὶ Καλλῖνος καὶ ἃ ἂν εἰς τὴν ἐκφορὰν ἀναλωθῇ καὶ τἄλλα τὰ νομιζόμενα. κομισάσθωσαν δὲ ταῦτ' ἀπὸ τῶν ἐν οἴκῳ κοινῇ καταλειπομένων ἀμφοτέροις ὑπ' ἐμοῦ.

[71] Licone, dopo la mia morte, metta a disposizione dei giovanetti - perché si servano dell'olio per ungersi - 151* i miei ulivi che sono in Egina, affinché per tutta la durata di quest'uso continui vivo il degno ricordo di me e di chi mi tenne in onore. Collochi anche una mia statua e badi a scegliere il luogo più adatto per la sua erezione e collaborino con lui Diofanto ed Eraclide, figlio di Demetrio. Dalla mia proprietà cittadina Licone attinga la somma necessaria per soddisfare tutti coloro da cui ho ricevuto qualcosa dopo la sua partenza. Bulone e Callino provvedano alle spese per le mie esequie e le altre rituali cerimonie; 152* ricavino i fondi necessari dai beni di casa che lascio in comune ad entrambi.