[74] δίδωμι δὲ καὶ Δημητρίῳ καὶ Κρίτωνι καὶ Σύρῳ κλίνην ἑκάστῳ καὶ στρώματα τῶν καταλειπομένων ἃ ἂν φαίνηται Λύκωνι καλῶς ἔχειν. ταῦτ' ἔστω αὐτοῖς ἀποδείξασιν ὀρθῶς ἐφ' ὧν ἕκαστοι τεταγμένοι εἰσί. περὶ δὲ τῆς ταφῆς ἐάν τ' αὐτοῦ βούληται Λύκων θάπτειν ἐάν τ' ἐν οἴκῳ, οὕτω ποιείτω. πέπεισμαι γὰρ αὐτὸν οὐδὲν ἧττον ἐμοῦ συνορᾶν τὸ εὔσχημον. ταῦτα δὲ πάντα οἰκονομήσαντι κυρία ἔστω ἡ δόσις τῶν ἐνταῦθα. μάρτυρες Καλλῖνος Ἑρμιονεύς, Ἀρίστων Κεῖος, Εὐφρόνιος Παιανιεύς."



Οὕτω μέντοι αὐτῷ συνετῶς τὰ πάντα πράττοντι τά τε περὶ παιδείαν καὶ πάντας λόγους, οὐδὲν ἧττον καὶ τὰ τῶν διαθηκῶν τρόπον τινὰ καὶ σφόδρα ἐπιμελῶς τε καὶ οἰκονομικῶς ἴσχει˙ ὥστε κἀνταῦθα ζηλωτέος.

[74] A Demetrio, a Critone e a Siro lego un letto a ciascuno e coltri della mia eredità, che, secondo il parere di Licone, siano in buone condizioni. Sia loro data questa suppellettile, perché adempirono rettamente i compiti affidati a ciascuno di loro. Per quel che riguarda il mio sepolcro mi affido alla volontà di Licone: mi seppellisca qui o in casa. Sono convinto che egli non meno di me sa giudicare ciò che è conveniente e decoroso. Al momento in cui ha assolto tutte le mie volontà, a Licone appartenga tutta la mia eredità, col diritto di disporne in modo valido e definitivo. Testimoni: Callino di Ermione, Aristone di Ceo, 153* Eufronio di Peania.

Così Licone, che dispiegò la sua intelligenza nel campo della pedagogia e di tutte le altre scienze, anche nella stesura delle disposizioni testamentarie, si può dire, fu particolarmente accurato e rivelò una singolare competenza nell'amministrazione dei beni domestici. Anche per questo riguardo è un modello da imitare.