HTML: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Laertius/VII,150it
RDF: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Laertius/VII,150it.rdf
[150] Οὐσίαν δέ φασι τῶν ὄντων ἁπάντων τὴν πρώτην ὕλην, ὡς καὶ Χρύσιππος ἐν τῇ πρώτῃ τῶν Φυσικῶν καὶ Ζήνων. ὕλη δέ ἐστιν ἐξ ἧς ὁτιδηποτοῦν γίνεται. καλεῖται δὲ διχῶς, οὐσία τε καὶ ὕλη, ἥ τε τῶν πάντων καὶ ἡ τῶν ἐπὶ μέρους. ἡ μὲν οὖν τῶν ὅλων οὔτε πλείων οὔτ' ἐλάττων γίνεται, ἡ δὲ τῶν ἐπὶ μέρους καὶ πλείων καὶ ἐλάττων.
σῶμα δέ ἐστι κατ' αὐτοὺς ἡ οὐσία, καὶ πεπερασμένη καθά φησιν Ἀντίπατρος ἐν δευτέρῳ Περὶ οὐσίας καὶ Ἀπολλόδωρος ἐν τῇ Φυσικῇ. καὶ παθητὴ δέ ἐστιν, ὡς ὁ αὐτός φησιν˙ εἰ γὰρ ἦν ἄτρεπτος, οὐκ ἂν τὰ γινόμενα ἐξ αὐτῆς ἐγίνετο˙ ἔνθεν κἀκολουθεῖν ὡς ἥ τε τομὴ εἰς ἄπειρόν ἐστιν. ἣν ἄπειρον οὐκ εἰς ἄπειρόν φησιν ὁ Χρύσιππος˙ οὐ γάρ ἐστί τι ἄπειρον, εἰς ὃ γίνεται ἡ τομή. ἀλλ' ἀκατάληκτός ἐστι. | [150] Gli Stoici chiamano sostanza la materia prima di tutte le cose: così Crisippo nel primo libro della Fisica e Zenone. Materia è quella da cui diviene qualunque cosa. L'accezione dei due termini, 'sostanza' e 'materia', è duplice, in quanto sia l'uno che l'altro possono riferirsi all'universale e al particolare. La sostanza o la materia dell'universale non cresce né diminuisce, la sostanza o la materia del particolare cresce e diminuisce. La sostanza, secondo gli Stoici, è corporea e finita: questa è la definizione che ricorre nel secondo libro Dell'essenza di Antipatro e nella Fisica di Apollodoro. Ed è suscettibile di mutamenti, come afferma lo stesso Apollodoro; perché se fosse immutabile, non sarebbe più fonte del divenire. Di qui deriva la teoria della divisione della sostanza all'infinito. Crisippo però ammette che la sostanza è infinita, ma la divisione non è all'infinito, perché non esiste un infinito che possa essere diviso. Ma tuttavia la divisione è incessante. |