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[154] βροντὴν δὲ τὸν τούτων ψόφον ἐκ παρατρίψεως ἢ ῥήξεως˙ κεραυνὸν δ' ἔξαψιν σφοδρὰν μετὰ πολλῆς βίας πίπτουσαν ἐπὶ γῆς, νεφῶν παρατριβομένων ἢ ῥηγνυμένων ὑπὸ πνεύματος. οἱ δὲ συστροφὴν πυρώδους ἀέρος βιαίως καταφερομένην. τυφῶνα δὲ κεραυνὸν πολύν, βίαιον καὶ πνευματώδη ἢ πνεῦμα καπνῶδες ἐρρωγότος νέφους˙ πρηστῆρα δὲ νέφος περισχισθὲν πυρὶ μετὰ πνεύματος.

〈σεισμοὺς δὲ γίνεσθαι ῥυέντος πνεύματος〉 εἰς τὰ κοιλώματα τῆς γῆς ἢ καθειρχθέντος πνεύματος ἐν τῇ γῇ, καθά φησι Ποσειδώνιος ἐν τῇ ὀγδόῃ˙ εἶναι δ' αὐτῶν τοὺς μὲν σεισματίας, τοὺς δὲ χασματίας, τοὺς δὲ κλιματίας, τοὺς δὲ βρασματίας.

[154] il tuono è il fragore che deriva dall'urto o dalla frattura delle nubi; il fulmine è accensione violenta che cade sulla terra con molta forza, quando le nubi o urtano fra di loro o sono squarciate da un vento. Secondo altri, il fulmine è compressione di aria ignea che vien giù violentemente. Il tifone è un fulmine grosso e violento simile a un turbine di vento oppure è un turbine di fumo che si sprigiona da una nube infranta; la folgore è una nube lacerata da fuoco e da vento.
Secondo gli Stoici, 〈i terremoti avvengono quando il vento penetra〉 ¹⁷⁷* o è imprigionato nelle cavità della terra, come spiega Posidonio nell'ottavo libro; le loro specie sono: terremoti ondulatori, catastrofici, vorticosi, sussultori. ¹⁷⁸*