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[155] Ἀρέσκει δ' αὐτοῖς καὶ τὴν διακόσμησιν ὧδε ἔχειν˙ μέσην τὴν γῆν κέντρου λόγον ἐπέχουσαν, μεθ' ἣν τὸ ὕδωρ σφαιροειδές, ἔχον τὸ αὐτὸ κέντρον τῇ γῇ, ὥστε τὴν γῆν ἐν ὕδατι εἶναι˙ μετὰ τὸ ὕδωρ δ' ἀέρα ἐσφαιρωμένον.

κύκλους δ' εἶναι ἐν τῷ οὐρανῷ πέντε, ὧν πρῶτον ἀρκτικὸν ἀεὶ φαινόμενον, δεύτερον τροπικὸν θερινόν, τρίτον ἰσημερινόν, τέταρτον χειμερινὸν τροπικόν, πέμπτον ἀνταρκτικὸν ἀφανῆ. λέγονται δὲ παράλληλοι καθότι οὐ συννεύουσιν εἰς ἀλλήλους˙ γράφονται μέντοι περὶ τὸ αὐτὸ κέντρον. ὁ δὲ ζωδιακὸς λοξός ἐστιν, ὡς ἐπιὼν τοὺς παραλλήλους.

[155] L'ordinamento cosmico è, secondo gli Stoici, il seguente: in mezzo è la terra, che tiene il ruolo di centro; ad essa segue l'acqua che è come una sfera ed è concentrica alla terra, così che la terra è nell'acqua; all'acqua segue la volta dell'aria.
Vi sono cinque sfere celesti: la prima è la sfera artica, sempre visibile; la seconda è la sfera tropicale estiva; la terza è la sfera equinoziale; la quarta è la sfera tropicale invernale; la quinta è la sfera antartica, invisibile. Queste sfere sono dette parallele, in quanto l'una non inclina verso l'altra; sono descritte intorno al medesimo asse. Lo zodiaco è una sfera obliqua, in quanto attraversa le sfere parallele.