[159] εἶναι δ' αὐτὸ Χρύσιππός φησιν ἐν τῇ δευτέρᾳ τῶν Φυσικῶν πνεῦμα κατὰ τὴν οὐσίαν, ὡς δῆλον ἐκ τῶν εἰς τὴν γῆν καταβαλλομένων σπερμάτων, ἃ παλαιωθέντα οὐκέτι φύεται, [ὡς δῆλον] διαπεπνευκυίας αὐτοῖς τῆς δυνάμεως.

καὶ ἀφ' ὅλων δὲ τῶν σωμάτων αὐτό φασι καταφέρεσθαι οἱ περὶ τὸν Σφαῖρον˙ πάντων γοῦν γεννητικὸν εἶναι τῶν τοῦ σώματος μερῶν. τὸ δὲ τῆς θηλείας ἄγονον ἀποφαίνονται˙ ἄτονόν τε γὰρ εἶναι καὶ ὀλίγον καὶ ὑδατῶδες, ὡς ὁ Σφαῖρός φησιν. ἡγεμονικὸν δ' εἶναι τὸ κυριώτατον τῆς ψυχῆς, ἐν ᾧ αἱ φαντασίαι καὶ αἱ ὁρμαὶ γίνονται καὶ ὅθεν ὁ λόγος ἀναπέμπεται˙ ὅπερ εἶναι ἐν καρδίᾳ.

[159] Secondo la definizione che Crisippo dà nel secondo libro della Fisica, il seme è, in quanto ad essenza, soffio vitale, come si può vedere dai semi gettati nella terra che, divenuti vecchi, non germogliano più, perché la loro capacità di generare è evaporata. 180*
Sfero e i suoi seguaci affermano che il seme deriva dal corpo nella sua interezza, e perciò genera tutte le parti del corpo. Secondo gli Stoici, il seme della femmina è sterile, perché, come afferma Sfero, è senza tensione, scarso e acquoso. La parte principale e guida dell'anima è l'anima nel senso più vero e più proprio: in essa si formano le rappresentazioni e gli impulsi e da essa promana la ragione. Sua sede è il cuore.