[80] οὐ δεῖ νομίζειν τὴν ὑπὲρ τούτων χρείαν ἀκρίβειαν μὴ ἀπειληφέναι ὅση πρὸς τὸ ἀτάραχον καὶ μακάριον ἡμῶν συντείνει.

ὥστε παραθεωροῦντας ποσαχῶς παρ' ἡμῖν τὸ ὅμοιον γίνεται, αἰτιολογητέον ὑπέρ τε τῶν μετεώρων καὶ παντὸς τοῦ ἀδήλου, καταφρονοῦντας τῶν οὔτε τὸ μοναχῶς ἔχον ἢ γινόμενον γνωριζόντων οὔτε τὸ πλεοναχῶς συμβαῖνον, τὴν ἐκ τῶν ἀποστημάτων φαντασίαν παριδόντων, ἔτι τε ἀγνοούντων καὶ ἐν ποίοις οὐκ ἔστιν ἀταρακτῆσαι καὶ ἐν ποίοις ὁμοίως ἀταρακτῆσαι.




ἂν οὖν οἰώμεθα καὶ ὡδί πως ἐνδεχόμενον αὐτὸ γίνεσθαι, αὐτὸ τὸ ὅτι πλεοναχῶς γίνεται γνωρίζοντες, ὥσπερ κἂν ὅτι ὡδί πως γίνεται εἴδωμεν, ἀταρακτήσομεν.

[80] non bisogna affatto credere che la trattazione di questo argomento non abbia attinto quella conoscenza esatta e puntuale, che è necessaria alla nostra imperturbabilità e alla nostra felicità. Sì che nella nostra investigazione sui fenomeni celesti e su tutti i fenomeni che non cadono nell'àmbito dei nostri sensi, noi dobbiamo utilizzare le nostre osservazioni relative alla molteplicità dei modi in cui si verifica un fenomeno analogo terrestre, e non dobbiamo tenere in nessun conto coloro che non riconoscono ciò che esiste o diviene per un'unica causa né ciò che accade per molteplici cause e trascurano di considerare che i fenomeni sono osservati a distanza, e inoltre non sanno in quali condizioni sia impossibile conservare la tranquillità dell'anima e in quali condizioni sia possibile egualmente. Se dunque noi ammettiamo che un dato fenomeno possa verificarsi in una certa determinata maniera ma riconosciamo anche che esso si verifica in più di un modo, conserveremo la nostra tranquillità d'animo come se avessimo chiara coscienza che esso si verifica in questa certa determinata maniera.