[86] Ἡρακλείδης Εὐθύφρονος Ἡρακλεώτης τοῦ Πόντου, ἀνὴρ πλούσιος. Ἀθήνησι δὲ παρέβαλε πρῶτον μὲν Σπευσίππῳ˙ ἀλλὰ καὶ τῶν Πυθαγορείων διήκουσε καὶ τὰ Πλάτωνος ἐζηλώκει˙ καὶ ὕστερον ἤκουσεν Ἀριστοτέλους, ὥς φησι Σωτίων ἐν Διαδοχαῖς. οὗτος ἐσθῆτί τε μαλακῇ ἐχρῆτο καὶ ὑπέρογκος ἦν τὸ σῶμα, ὥστ' αὐτὸν ὑπὸ τῶν Ἀττικῶν μὴ Ποντικὸν ἀλλὰ Πομπικὸν καλεῖσθαι. πρᾷός τ' ἦν τὸ βάδισμα καὶ σεμνός. φέρεται δ' αὐτοῦ συγγράμματα κάλλιστά τε καὶ ἄριστα˙

διάλογοι, ὧν ἠθικὰ μὲν

Περὶ δικαιοσύνης γ´,
Ἓν δὲ περὶ σωφροσύνης,
Περί τ' εὐσεβείας α´,
Περὶ ἀνδρείας α´,
Κοινῶς τε περὶ ἀρετῆς α´,
Περὶ εὐδαιμονίας α´,

[86] Eraclide, figlio di Eutifrone, nacque ad Eraclea del Ponto e fu ricco. In Atene s'incontrò prima con Speusippo, ma fu anche uditore dei Pitagorici ed ammiratore dell'opera di Platone. ¹⁸⁴* E successivamente udì le lezioni di Aristotele, come attesta Sozione nelle Successioni dei filosofi. Vestiva vesti morbide e la sua figura era così maestosa, che gli Ateniesi lo chiamavano non Pontico, ma Pompico. Il suo sguardo era insieme mite e severo. I suoi scritti sono eccellenti per bellezza stilistica e dignità d'argomento. ¹⁸⁵*

I dialoghi etici sono:

Della giustizia, in tre libri;
Della temperanza, in un libro;
Della pietà, in un libro; ¹⁸⁶*
Del coraggio, in un libro;
Della virtù in generale, in un libro; ¹⁸⁷*
Della felicità, in un libro;