[90] οὐ γὰρ ἀθροισμὸν δεῖ μόνον γενέσθαι οὐδὲ δῖνον ἐν ᾧ ἐνδέχεται κόσμον γίνεσθαι κενῷ κατὰ τὸ δοξαζόμενον ἐξ ἀνάγκης, αὔξεσθαί τε ἕως ἂν ἑτέρῳ προσκρούσῃ, καθάπερ τῶν φυσικῶν καλουμένων φησί τις˙ τοῦτο γὰρ μαχόμενόν ἐστι τοῖς φαινομένοις.

Ἥλιός τε καὶ σελήνη καὶ τὰ λοιπὰ ἄστρα οὐ καθ' ἑαυτὰ γενόμενα ὕστερον ἐμπεριελαμβάνετο ὑπὸ τοῦ κόσμου [καὶ ὅσα γε δὴ σῴζει], ἀλλ' εὐθὺς διεπλάττετο καὶ αὔξησιν ἐλάμβανεν [ὁμοίως δὲ καὶ γῆ καὶ θάλαττα] κατὰ προσκρίσεις καὶ δινήσεις λεπτομερῶν τινων φύσεων, ἤτοι πνευματικῶν ἢ πυροειδῶν ἢ τὸ συναμφότερον˙ καὶ γὰρ ταῦτα οὕτως ἡ αἴσθησις ὑποβάλλει.

[90] Né, infatti, solo un'aggregazione o un vortice deve formarsi nel vuoto, in cui, secondo l'opinione di alcuni, la nascita di un mondo è possibile per meccanica necessità e anche il suo accrescimento finché non urti con un altro, come afferma qualcuno dei così detti fisici, 71* ché questo è in contrasto con i fenomeni.
Il sole e la luna e le altre stelle non ebbero un'origine indipendente e più tardi furono compresi nel mondo e in quelle parti che servono alla sua difesa, ma si formarono immediatamente e crebbero (analogamente al mare e alla terra)72* per gli aggregamenti e i vortici di alcune sostanze costituite di particelle sottili, simili al vento o al fuoco o a tutt'e due, perché così suggerisce anche la sensazione.