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[13] Τεῖχος ἀσφαλέστατον φρόνησιν˙ μήτε γὰρ καταρρεῖν μήτε προδίδοσθαι. τείχη κατασκευαστέον ἐν τοῖς αὑτῶν ἀναλώτοις λογισμοῖς. διελέγετο δ' ἐν τῷ Κυνοσάργει γυμνασίῳ μικρὸν ἄπωθεν τῶν πυλῶν˙ ὅθεν τινὲς καὶ τὴν κυνικὴν ἐντεῦθεν ὀνομασθῆναι.

αὐτός τ' ἐπεκαλεῖτο Ἁπλοκύων. καὶ πρῶτος ἐδίπλωσε τὸν τρίβωνα, καθά φησι Διοκλῆς, καὶ μόνῳ αὐτῷ ἐχρῆτο˙ βάκτρον τ' ἀνέλαβε καὶ πήραν.

πρῶτον δὲ καὶ Νεάνθης (FGrH 84 F 24) φησὶ διπλῶσαι θοἰμάτιον. Σωσικράτης δ' ἐν τρίτῃ Διαδοχῶν (FHG IV. 503) Διόδωρον τὸν Ἀσπένδιον, καὶ πώγωνα καθεῖναι καὶ πήρᾳ καὶ βάκτρῳ χρῆσθαι.

[13] La prudenza è un muro saldissimo, che non può né precipitare né essere tradito. Bisogna costruire dei muri nei propri inespugnabili ragionamenti. Era solito conversare nel ginnasio del Cinosarge, poco lungi dalle porte ed alcuni pensano che la scuola cinica abbia preso il suo nome dal Cinosarge.
Antistene era soprannominato il puro Cane o il Cinico schietto. ¹⁹* Come afferma Diocle, fu il primo a rendere due volte tanto il mantello e ad usare soltanto questo indumento e a portare un bastone e una bisaccia.
Anche Neante ²⁰* conferma che fu il primo a raddoppiare il mantello. Invece Sosicrate ²¹* nel terzo libro delle Successioni dei filosofi afferma che il primo fu Diodoro di Aspendo, che pure si lasciò crescere la barba e usava bisaccia e bastone.