[13] "Βασιλεὺς Δαρεῖος πατρὸς Ὑστάσπεω Ἡράκλειτον Ἐφέσιον σοφὸν ἄνδρα προσαγορεύει χαίρειν.

"Καταβέβλησαι λόγον Περὶ φύσεως δυσνόητόν τε καὶ δυσεξήγητον. ἔν τισι μὲν οὖν ἑρμηνευόμενος κατὰ λέξιν σὴν δοκεῖ δύναμίν τινα περιέχειν θεωρίας κόσμου τε τοῦ σύμπαντος καὶ τῶν ἐν τούτῳ γινομένων, ἅπερ ἐστὶν ἐν θειοτάτῃ κείμενα κινήσει˙ τῶν δὲ πλείστων ἐποχὴν ἔχοντα, ὥστε καὶ τοὺς ἐπὶ πλεῖστον μετεσχηκότας συγγραμμάτων διαπορεῖσθαι τῆς ὀρθῆς δοκούσης γεγράφθαι παρὰ σοὶ ἐξηγήσεως. βασιλεὺς οὖν Δαρεῖος Ὑστάσπου βούλεται τῆς σῆς ἀκροάσεως μετασχεῖν καὶ παιδείας Ἑλληνικῆς. ἔρχου δὴ συντόμως πρὸς ἐμὴν ὄψιν καὶ βασίλειον οἶκον.

[13] Il re Dario, figlio di Istaspe, manda a salutare Eraclito il saggio di Efeso.

Tu hai scritto un libro sulla natura che è difficile ad intendersi e difficile a interpretarsi. Se sono interpretati alcuni luoghi rettamente in modo conforme alle tue parole, il suo significato consiste in una teoria di tutto il cosmo e di tutti i fenomeni che in esso si verificano, e che dipendono dal movimento divino. Ma nella maggior parte dei casi non si perviene ad un sicuro giudizio, così che i più esperti letterati rimangono in dubbio sul retto significato 30* della tua opera. Perciò il re Dario, figlio d'Istaspe, vuole esser reso partecipe del tuo insegnamento e della cultura greca. Vieni al più presto possibile al mio cospetto e al mio palazzo reale.