[14] Ἕλληνες γὰρ ἐπὶ τὸ πλεῖστον ἀνεπισήμαντοι σοφοῖς ἀνδράσιν ὄντες παρορῶσι τὰ καλῶς ὑπ' αὐτῶν ἐνδεικνύμενα πρὸς σπουδαίαν ἀκοὴν καὶ μάθησιν. παρ' ἐμοὶ δ' ὑπάρχει σοι πᾶσα μὲν προεδρία, καθ' ἡμέραν δὲ καλὴ καὶ σπουδαία προσαγόρευσις καὶ βίος εὐδόκιμος σαῖς παραινέσεσιν."

Ἡράκλειτος δ' ἀπεκρίνατο οὕτως˙

" Ἡράκλειτος Ἐφέσιος βασιλέι Δαρείῳ πατρὸς Ὑστάσπεω χαίρειν.

" Ὁκόσοι τυγχάνουσιν ὄντες ἐπιχθόνιοι τῆς μὲν ἀληθηίης καὶ δικαιοπραγμοσύνης ἀπέχονται, ἀπληστίῃ δὲ καὶ δοξοκοπίῃ προσέχουσι κακῆς ἕνεκα ἀνοίης. ἐγὼ δ' ἀμνηστίην ἔχων πάσης πονηρίης καὶ κόρον φεύγων παντὸς οἰκειούμενον φθόνῳ καὶ διὰ τὸ περιίστασθαι ὑπερηφανίην οὐκ ἂν ἀφικοίμην εἰς Περσῶν χώρην, ὀλίγοις ἀρκεόμενος κατ' ἐμὴν γνώμην."

Τοιοῦτος μὲν ἁνὴρ καὶ πρὸς βασιλέα.

[14] Per lo più, i Greci non tengono in particolare distinzione i sapienti e trascurano gli eccellenti precetti che essi danno per una seria e nobile formazione culturale. Ma alla mia corte ti è assicurato ogni privilegio ed una conversazione quotidiana bella e nobile ed un tenore di vita adeguato al merito dei tuoi consigli.

La risposta di Eraclito fu questa:

Eraclito di Efeso saluta il re Dario, figlio di Istaspe.

Tutti quanti coloro che vivono sulla terra rimangono lontani dalla verità e dalla giustizia e, a causa della loro miserabile follia, attendono intensamente a soddisfare la loro insaziabilità ed ambiscono la gloria popolare. Io che sono immemore di ogni malvagità 31* e rifuggo dall'insolente sazietà di ogni aspirazione, che è congiunta con l'invidia, e disdegno la magnificenza, non posso venire alla terra dei Persiani, contento del poco, secondo le esigenze della mia mente.

Tale si mostrò l'uomo anche di fronte ad un re.