[2] Διήκουσε δέ, καθάπερ προείρηται, Κράτητος˙ εἶτα καὶ Στίλπωνος ἀκοῦσαί φασιν αὐτὸν καὶ Ξενοκράτους ἔτη δέκα, ὡς Τιμοκράτης ἐν τῷ Δίωνι˙ ἀλλὰ καὶ Πολέμωνος.


Ἑκάτων
(Gomoll 26) δέ φησι καὶ Ἀπολλώνιος ὁ Τύριος ἐν πρώτῳ Περὶ Ζήνωνος, χρηστηριασαμένου αὐτοῦ τί πράττων ἄριστα βιώσεται, ἀποκρίνασθαι τὸν θέον, εἰ συγχρωτίζοιτο τοῖς νεκροῖς˙ ὅθεν ξυνέντα τὰ τῶν ἀρχαίων ἀναγινώσκειν.

τῷ οὖν Κράτητι παρέβαλε τοῦτον τὸν τρόπον. πορφύραν ἐμπεπορευμένος ἀπὸ τῆς Φοινίκης πρὸς τῷ Πειραιεῖ ἐναυάγησεν. ἀνελθὼν δ' εἰς τὰς Ἀθήνας ἤδη τριακοντούτης ἐκάθισε παρά τινα βιβλιοπώλην. ἀναγινώσκοντος δ' ἐκείνου τὸ δεύτερον τῶν Ξενοφῶντος Ἀπομνημονευμάτων, ἡσθεὶς ἐπύθετο ποῦ διατρίβοιεν οἱ τοιοῦτοι ἄνδρες.

[2] Come è stato già detto, fu alunno di Cratete. Né manca chi afferma, come Timocrate 4* nel Dione, che fu poi alunno di Stilpone e di Senocrate per dieci anni, e anche di Polemone.
Ecatone ed Apollonio di Tiro nel primo libro Su Zenone riferiscono che Zenone andò a consultare l'oracolo, per sapere che cosa dovesse fare per vivere nel modo migliore e il dio gli rispose che doveva eguagliarsi ai morti. Egli intese rettamente e si dedicò alla lettura degli antichi autori.

L'incontro con Cratete è stato tramandato così: dopo aver comprato in Fenicia della porpora, naufragò con tutto il carico nei pressi del Pireo. Salì ad Atene (aveva già l'età di trent'anni) e sedette nella bottega d'un libraio. Costui leggeva il secondo libro dei Commentari di Senofonte, e Zenone provò tanta gioia, da domandare dove mai si potessero trovare uomini come Socrate.