[17] Ὁ δὲ λόγος αὐτῷ οὕτως ἔχει. τηκόμενόν φησι τὸ ὕδωρ ὑπὸ τοῦ θερμοῦ, καθὸ μὲν εἰς τὸ 〈κάτω διὰ τὸ〉 πυρῶδες συνίσταται, ποιεῖν γῆν˙ καθὸ δὲ περιρρεῖ, ἀέρα γεννᾶν. ὅθεν ἡ μὲν ὑπὸ τοῦ ἀέρος, ὁ δὲ ὑπὸ τῆς τοῦ πυρὸς περιφορᾶς κρατεῖται.

γεννᾶσθαι δέ φησι τὰ ζῷα ἐκ θερμῆς τῆς γῆς καὶ ἰλὺν παραπλησίαν γάλακτι οἷον τροφὴν ἀνιείσης˙ οὕτω δὴ καὶ τοὺς ἀνθρώπους ποιῆσαι. πρῶτος δὲ εἶπε φωνῆς γένεσιν τὴν τοῦ ἀέρος πλῆξιν. τὴν δὲ θάλατταν ἐν τοῖς κοίλοις διὰ τῆς γῆς ἠθουμένην συνεστάναι. μέγιστον τῶν ἄστρων τὸν ἥλιον, καὶ τὸ πᾶν ἄπειρον.

Γεγόνασι δὲ καὶ ἄλλοι τρεῖς Ἀρχέλαοι˙ ὁ χωρογράφος τῆς ὑπὸ Ἀλεξάνδρου πατηθείσης γῆς, ὁ τὰ Ἰδιοφυῆ ποιήσας, ἄλλος τεχνογράφος ῥήτωρ.
[17] La sua teoria è fondata su questo ragionamento: egli dice che l'acqua è consunta dal caldo ed in quanto, precipitando in basso, si condensa a causa del fuoco, produce terra; in quanto inonda tutt'intorno, genera aria; 39* sì che la terra è delimitata dall'aria, l'aria dal fuoco che circola tutt'intorno.
Dice che gli esseri viventi sono generati dalla terra quando è riscaldata e lancia in alto melma simile a latte che valga come nutrimento: così la terra produsse anche gli uomini. Per primo definì la produzione della voce come una percussione dell'aria; il mare nei luoghi bassi (concavi) si forma infiltrandosi attraverso la terra. Il più grande degli astri è il sole e tutto l'universo è infinito.

Vi furono altri tre dello stesso nome: il corografo che descrisse le regioni percorse da Alessandro, un secondo che compose un'opera sulle peculiarità della natura, un terzo, retore, autore di un'opera sull'arte retorica.