59 A 11. MARM. PAR. ep. 57 [F.Gr.Hist. 239 A 57 II 1000]. Nel fiume Egospotami cadde la pietra e il poeta Simonide morì all'età di 90 anni essendo arconte in Atene Teagenide [468-7]. PLIN. nat. hist. II 149 sg. (149) I Greci esaltano Anassagora di Clazomene che nel secondo anno della 78.a olimpiade [= 467-6], fondandosi sullo studio delle cose celesti, predisse in quali giorni sarebbe caduta una pietra dal sole: ciò avvenne poi in un angolo della Tracia presso l'Egospotami - e la pietra ancor oggi si mostra per la grandezza della mole e il colore bruciato -; anche una cometa rifulse in quelle notti. Se si crede che tale predizione fu fatta, bisogna con ciò ammettere che veramente portentosa fu la capacità divinatoria di Anassagora e che l'intelligenza della natura viene distrutta e tutto si confonde se si ritiene che il sole è una pietra o che contiene pietre. In ogni caso che precipitino spesso [pietre] non può essere dubbio: (150) nel ginnasio di Abido per lo stesso motivo se ne venera ancora oggi una di modeste proporzioni, la cui caduta, però, in mezzo alla terra, Anassagora stesso, a quanto dicono, aveva predetto. EUSEB. chron. [HIERON. a. Abr. 1511; ol. 78, 3 = 466]. Una pietra cadde dal cielo nell'Egospotami. 59 A 11. MARM. PAR. ep.57 [F.Gr.Hist. 239 A 57 II 1000] ἀφ' οὗ ἐν Αἰγὸς ποταμοῖς ὁ λίθος ἔπεσε, καὶ Σιμωνίδης ὁ ποιητὴς ἐτελεύτησεν βιοὺς [II 9. 15] ἔτη Γ°ΔΔΔΔ, ἔτη ΗΗΓ ἄρχοντος Ἀθήνησι Θεαγενίδου [468/7]. PLIN. N. H. II 149 f. (149) celebrant Graeci Anaxagoran Clazomenium olympiadis LXXVIII secundo anno [467/6] praedixisse caelestium litterarum scientia, quibus diebus saxum casurum esset e sole, idque factum interdiu in Thraciae parte ad Aegos flumen, qui lapis etiam nunc ostenditur magnitudine vehis, colore adusto, [II 9. 20 App.] comete quoque illis noctibus flagrante. quod si quis praedictum credat, simul fateatur necesse est maioris miraculi divinitatem Anaxagorae fuisse, solvique rerum naturae intellectum et confundi omnia, si aut ipse sol lapis esse aut umquam lapidem in eo fuisse credatur. decidere tamen crebro non erit dubium. (150) in Abydi gymnasio ex ea causa colitur hodieque modicus [II 9. 25] quidem, sed quem in media terrarum casurum idem A. praedixisse narratur. [Danach I. Lyd. d. ost. 7 S. 14, 15 W.]. EUS. Chron. [HIER.] lapis in Aegis fluvio de caelo ruit a. Abr. 1511 [Ol. 78, 3 = 466]. Vgl. A 1 § 11 II 6, 24ff.