| 67 A 15. AËT. I 18, 3 [Dox. 316]. Leucippo, Democrito, ... Epicuro dissero gli atomi infiniti di numero e il vuoto infinito per grandezza. ARISTOT. de cael. Γ 4. 303 a 4. E invero neppure si debbono considerare razionali gli accidenti, come fanno certi altri, per esempio Leucippo e Democrito di Abdera: costoro dicono infatti che le grandezze elementari44* sono infinite di numero, ma indivisibili per dimensione, escludendo che dall'uno derivi la molteplicità o dal molteplice l'uno, e sostenendo invece che tutto si genera per il collegamento o «rimescolamento» di queste elementari grandezze. Ora anche costoro, in certo qual modo, di tutte le cose fanno numeri e derivati di numeri: ché, se anche non lo esprimono apertamente, tuttavia proprio questo intendono dire. Inoltre, siccome i corpi differiscono per la forma e le forme sono infinite, essi affermano che sono infiniti anche i corpi semplici. Ma quale sia la forma di questi elementi, o meglio quale sia per ciascuno di essi, non precisarono affatto, e soltanto attribuirono al fuoco la forma sferica; l'aria poi e l'acqua e le altre sostanze le distinsero per mezzo della grandezza e della piccolezza, considerando la materia loro come una «panspermia»45* di tutti gli elementi. | 67 A 15. AËT. I 18, 3 (D. 316) [II 75. 30] Λ. Δημόκριτος ... Ἐπίκουρος τὰ μὲν ἄτομα ἄπειρα τῶι πλήθει, τὸ δὲ κενὸν ἄπειρον τῶι μεγέθει. ARISTOT. de caelo Γ 4. 303 a 4 οὐδ' ὡς ἕτεροί τινες λέγουσιν, οἷον Λ. τε καὶ Δημ. ὁ Ἀβδηρίτης, εὔλογα τὰ συμβαίνοντα˙ φασὶ γὰρ εἶναι τὰ πρῶτα μεγέθη πλήθει μὲν ἄπειρα, μεγέθει δὲ ἀδιαίρετα, καὶ οὔτ' ἐξ ἑνὸς πολλὰ γίγνεσθαι οὔτε ἐκ πολλῶν ἕν, ἀλλὰ τῆι τούτων συμπλοκῆι [II 75. 35App.] καὶ περιπαλάξει πάντα γεννᾶσθαι. τρόπον γάρ τινα καὶ οὗτοι πάντα τὰ ὄντα ποιοῦσιν ἀριθμοὺς καὶ ἐξ ἀριθμῶν˙ καὶ γὰρ εἰ μὴ σαφῶς δηλοῦσιν, ὅμως τοῦτο βούλονται λέγειν. καὶ πρὸς τούτοις, ἐπεὶ διαφέρει τὰ σώματα σχήμασιν, ἄπειρα [II 76. 1] δὲ τὰ σχήματα, ἄπειρα καὶ τὰ ἁπλᾶ σώματά φασιν εἶναι. ποῖον δὲ καὶ τί ἑκάστου τὸ σχῆμα τῶν στοιχείων, οὐθὲν ἐπιδιώρισαν, ἀλλὰ μόνον τῶι πυρὶ τὴν σφαῖραν ἀπέδωκαν˙ ἀέρα δὲ καὶ ὕδωρ καὶ τἆλλα μεγέθει καὶ μικρότητι διεῖλον, ὡς οὖσαν αὐτῶν τὴν φύσιν οἷον πανσπερμίαν πάντων τῶν στοιχείων. |