| 38 A 16. CENSORIN. de d. nat. 9, 2. A quanto scrive Ippone, il feto si forma in 60 giorni, nel quarto mese si rassoda la carne, nel quinto spuntano unghie e capelli e nel settimo l'uomo è già perfetto. CENSORIN. de d. nat. 7, 2. Ippone di Metaponto ritenne che si può nascere dal settimo al decimo mese. In realtà nel settimo mese il parto è già maturo, perché il numero sette ha in ogni cosa grandissimo potere. Infatti ci formiamo in sette mesi: a quattordici cominciamo a stare diritti, dopo il settimo mese ci spuntano i denti, e così pure ci cadono dopo il settimo anno, a quattordici anni, poi, di solito, entriamo nella pubertà. Ma questa maturità che comincia da sette mesi si protrae fino al decimo, per il motivo che anche tutte le altre funzioni mostrano tale andamento, di esigere, cioè, oltre i setti anni o i setti mesi, altri tre mesi o anni per raggiungere il pieno sviluppo. Così i denti spuntano al bimbo di sette mesi, ma sono pienamente formati nel decimo: così a sette anni i primi denti cadono, a diecigli ultimi: così per la pubertà taluni vi entrano dopo il quattordicesimo anno, ma tutti entro il diciassettesimo [cfr. AËT. V 23]. | 38 A 16. CENSOR. 9, 2 H. qui diebus LX infantem scribit formari et quarto mense carnem fieri concretam quinto ungues capillumve nasci septimo iam hominem esse perfectum. CENSOR. 7, 2 H. Metapontinus a septimo ad decimum mensem [I 387. 10] nasci posse aestimavit. nam septimo partum iam esse maturum eo quod in omnibus numerus septenarius plurimum possit, siquidem septem formemur mensibus additisque alteris recti consistere incipiamus et post septimum mensem dentes nobis innascantur idemque post septimum cadant annum, quarto decimo autem pubescere soleamus. sed hanc a septem mensibus [I 387. 15] incipientem maturitatem usque ad decem perductam ideo quod in aliis omnibus haec eadem natura est, ut septem mensibus annisve tres aut menses aut anni ad consummationem accedant: nam dentes septem mensum infanti nasci et maxime decimo perfici mense, septimo anno primos eorum excidere, decimo ultimos, post quartum decimum annum nonnullos, sed omnes intra [I 387. 20 App.] septimum decimum annum pubescere. Vgl. 22 A 18. B 126a. 31 B 153a. |