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44 A 20. AËT. II 30, 1 [Dox. 361]. Alcuni Pitagorici, tra i quali Filolao, dicono che si deve giudicare la luna fatta di terra per il fatto che è abitata da animali e da piante come la nostra terra, ma che quelli sono più grandi e più belli: dice infatti che gli animali che si trovano in essa possono essere quindici volte più grandi di quelli della terra, e che non espellono alcun rifiuto: e che il giorno è d'altrettanto più lungo. | 44 A 20. AËT. II 30, 1 (D. 361) [I 404. 10 App.] τῶν Πυθαγορείων τινὲς μέν, ὧν ἐστι Φ., γεώδη φαίνεσθαι τὴν σελήνην διὰ τὸ περιοικεῖσθαι αὐτὴν καθάπερ τὴν παρ' ἡμῖν γῆν ζώιοις καὶ φυτοῖς μείζοσι καὶ καλλίοσιν˙ εἶναι γὰρ πεντεκαιδεκαπλάσια τὰ ἐπ' αὐτῆς ζῶια τῆι δυνάμει μηδὲν περιττωματικὸν ἀποκρίνοντα, καὶ τὴν ἡμέραν τοσαύτην τῶι μήκει. |