HTML: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Presocratics/47-A,22
RDF: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Presocratics/47-A,22.rdf
| 47 A 22. ARISTOT. metaph. H 2. 1043 a 19. È chiaro infatti che la definizione mediante differenza riguarda la forma e l'atto, quella che si serve degli elementi componenti riguarda piuttosto la materia. Lo stesso si può dire anche delle definizioni di Archita, che partecipano dei due modi. Per esempio: che cos'è il sereno? è tranquillità nella massa dell'aria; l'aria è materia, la tranquillità atto e sostanza. Che cos'è la bonaccia? è uniformità nella superficie del mare; qui il mare è il sostrato come materia, e l'uniformità della superficie è atto e forma. | 47 A 22. ARISTOT. metaph. H 2. 1043a 19 ἔοικε γὰρ ὁ μὲν διὰ τῶν διαφορῶν λόγος τοῦ εἴδους καὶ τῆς ἐνεργείας εἶναι, ὁ δ' ἐκ τῶν ἐνυπαρχόντων τῆς ὕλης [I 430. 25] μᾶλλον. ὁμοίως δὲ καὶ οἵους Ἀ. ἀπεδέχετο ὅρους· τοῦ συνάμφω γάρ εἰσιν. οἷον τί ἐστι νηνεμία; ἠρεμία ἐν πλήθει ἀέρος. ὕλη μὲν γὰρ ὁ ἀήρ, ἐνέργεια δὲ καὶ οὐσία ἡ ἠρεμία. τί ἐστι γαλήνη; ὁμαλότης θαλάττης, τὸ μὲν ὑποκείμενον ὡς ὕλη ἡ θάλαττα, ἡ δ' ἐνέργεια καὶ ἡ μορφὴ ἡ ὁμαλότης. |