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58 B 25. ARISTOT. metaph. Z 11. 1036 b 8. Alcuni si pongono il problema anche per il cerchio e per il triangolo, e pensano che le linee e il continuo non devono essere considerati come elementi che li definiscono, ma devono essere considerati rispetto al cerchio quello che le carni e le ossa sono rispetto all'uomo, e il bronzo e la pietra rispetto alla statua. E tutto riconducono ai numeri, e dicono che il concetto della linea è quello del due.16* | 58 B 25. ARISTOT. metaph. Z 11. 1036 b 8 ἀποροῦσί τινες ἤδη καὶ ἐπὶ τοῦ κύκλου καὶ τοῦ τριγώνου, ὡς οὐ προσῆκον γραμμαῖς ὁρίζεσθαι καὶ τῶι συνεχεῖ, ἀλλὰ πάντα ταῦτα [I 457. 10] ὁμοίως λέγεσθαι ὡσανεὶ σάρκες ἢ ὀστᾶ τοῦ ἀνθρώπου καὶ χαλκὸς καὶ λίθος τοῦ ἀνδριάντος. καὶ ἀνάγουσι πάντα εἰς τοὺς ἀριθμούς, καὶ γραμμῆς τὸν λόγον τὸν τῶν δύο εἶναί φασιν. |