29 A 27. ARISTOT. phys. Z 9. 239 b 30. Terzo è questo argomento: che la freccia in moto sta ferma. Esso poggia sull'assunzione che il tempo sia composto di istanti: se infatti non si concede questo il ragionamento non corre. Cfr. 239 b 5. Zenone paralogizza. Se, dice, tutto è in quiete o si muove, 〈e nulla si muove〉 quando sia lungo uno spazio uguale a sé, 〈dato che per tutto il tempo il mosso è nell'istante, la freccia che si muove è ferma〉. 29 A 27. ARIST. Phys. Z 9. 239 b 30 τρίτος δ' ὁ νῦν ῥηθείς, ὅτι ἡ ὀιστὸς φερομένη ἕστηκεν. συμβαίνει δὲ παρὰ τὸ λαμβάνειν τὸν χρόνον συγκεῖσθαι ἐκ τῶν [I 253. 40 App.] νῦν˙ μὴ διδομένου γὰρ τούτου οὐκ ἔσται ὁ συλλογισμός. Vgl. 239b 5 Ζήνων δὲ παραλογίζεται˙ εἰ γὰρ αἰεί, φησίν, ἠρεμεῖ πᾶν ἢ κινεῖται, <οὐδὲν δὲ κινεῖται>, ὅταν [I 254. 1 App.] ἧι κατὰ τὸ ἴσον, ἔστιν δ' αἰεὶ τὸ φερόμενον ἐν τῶι νῦν, <πᾶν δὲ κατὰ τὸ ἴσον ἐν τῶι νῦν>, ἀκίνητον τὴν φερομένην εἶναι ὀιστόν.
G THEMIST. phys. 199, 5. Se, dice, tutto è in quiete quando sia in uno spazio uguale a sé, e sempre il mosso è in uno spazio uguale a sé, è necessario che la freccia che si muove sia ferma30*. SIMPLIC. phys. 1011, 19. Il ragionamento di Zenone, assumendo che tutto ciò che è lungo uno spazio uguale a sé o si muove o è in quiete, e che nulla si muove nell'istante, e che sempre il mosso è lungo uno spazio uguale a sé in ogni istante31*, pare che proceda così: la freccia che si muove, che è in ogni istante lungo uno spazio uguale a sé, non si muove dal momento che nulla si muove nell'istante; ma ciò che non si muove è in quiete, dal momento che tutto o si muove o è in quiete; allora la freccia che si muove finché si muove è in quiete per tutto il tempo della traslazione32*. Ma che c'è di più paradossale di una cosa simile? Aristotele, dopo detto che «tutto o è in quiete o si muove quando sia lungo uno spazio uguale a sé», aggiunge: «Ma per tutto il tempo ciò che si muove è nell'istante»: che ciò che si muove è nell'istante, lungo uno spazio uguale a sé è chiaro33*. SIMPLIC. phys. 1015, 29. La freccia che si muove, nel suo moto è ferma, dal momento che è necessario che tutto o si muova o sia in quiete: ma ciò che si muove è sempre lungo uno spazio uguale a sé: ma ciò che è sempre lungo uno spazio uguale a sé non si muove: allora è fermo34*.
PHILOP. phys. 816, 30. Tutto ciò, dice, che è lungo uno spazio uguale a sé o è in quiete o si muove: ma è impossibile che si muova lungo uno spazio uguale a sé: dunque è in quiete. Ora, la freccia che si muove, siccome si trova lungo uno spazio uguale a sé in ciascuno degli spazi di tempo durante i quali si muove, sarà in quiete; se è in quiete in tutti gli istanti di tempo che sono infiniti, sarà in quiete anche in tutto il tempo. Ma si era posto che essa fosse in movimento: dunque la freccia in movimento sarà in quiete35*. /
G THEMIST. phys. 199, 5. εἰ γὰρ ἀεί, φησίν, ἠρεμεῖ πᾶν ἢ κινεῖται, οὐδὲν δὲ κινεῖται, ὅταν ἦι κατὰ τὸ ἴσον, ἔστι δ' ἀεὶ τὸ φερόμενον ἐν τῶι νῦν, πᾶν δὲ κατὰ τὸ ἴσον ἐν τῶι νῦν, ἀκίνητον τὴν φερομένην εἶναι ὀιστόν. SIMPLIC. phys. 1011, 19. ὁ δὲ Ζήνωνος λόγος προλαβών, ὅτι πᾶν ὅταν ᾖ κατὰ τὸ ἴσον ἑαυτῷ ἢ κινεῖται ἢ ἠρεμεῖ, καὶ ὅτι οὐδὲν ἐν τῷ νῦν κινεῖται, καὶ ὅτι τὸ φερόμενον ἀεὶ ἐν τῷ ἴσῳ αὑτῷ ἐστι καθ' ἕκαστον νῦν, ἐῴκει συλλογίζεσθαι οὕτως˙ τὸ φερόμενον βέλος ἐν παντὶ νῦν κατὰ τὸ ἴσον ἑαυτῷ ἐστιν, ὥστε καὶ ἐν παντὶ τῷ χρόνῳ˙ τὸ δὲ ἐν τῷ νῦν κατὰ τὸ ἴσον ἑαυτῷ ὂν οὐ κινεῖται, ἐπειδὴ μηδὲν ἐν τῷ νῦν κινεῖται˙ τὸ δὲ μὴ κινούμενον ἠρεμεῖ, ἐπειδὴ πᾶν ἢ κινεῖται ἢ ἠρεμεῖ˙ τὸ ἄρα φερόμενον βέλος, ἕως φέρεται, ἠρεμεῖ κατὰ πάντα τὸν τῆς φορᾶς χρόνον. οὗ τί ἂν εἴη παραδοξότερον; εἰπὼν δὲ ὅτι ἅπαν ἢ ἠρεμεῖ ἢ κινεῖται, ὅταν ᾖ κατὰ τὸ ἴσον, ἐπήγαγεν ἔστι δὲ ἀεὶ τὸ φερόμενον ἐν τῷ νῦν. ὅτι δὲ κατὰ τὸ ἴσον ἐστὶ τὸ φερόμενον ἐν τῷ νῦν, δῆλον. SIMPLIC. phys. 1015, 29. ... ὅτι τὸ φερόμενον βέλος ἐν τῷ φέρεσθαι ἵσταται, εἴπερ ἀνάγκη πᾶν ἢ κινεῖσθαι ἢ ἠρεμεῖν, τὸ δὲ φερόμενον ἀεὶ κατὰ τὸ ἴσον ἑαυτῷ ἐστι. τὸ δὲ ἀεὶ κατὰ τὸ ἴσον ἑαυτῷ ὂν οὐ κινεῖται˙ ἠρεμεῖ ἄρα. PHILOP. phys. 816, 30. Ἅπαν, φησίν, ἐν τῷ ἴσῳ ἑαυτοῦ τόπῳ ὑπάρχον ἢ ἠρεμεῖ ἢ κινεῖται, ἀδύνατον δὲ ἐν τῷ ἴσῳ αὑτοῦ κινεῖσθαι, ἠρεμεῖ ἄρα. τὸ τοίνυν φερόμενον βέλος ἐν ἑκάστῳ τῶν νῦν τοῦ χρόνου καθ' ὃν κινεῖται ἐν ἴσῳ ἑαυτοῦ τόπῳ ὑπάρχον ἠρεμήσει, εἰ δὲ ἐν πᾶσι τοῖς τοῦ χρόνου νῦν ἀπείροις οὖσιν ἠρεμεῖ, καὶ ἐν παντὶ ἠρεμήσει. ἀλλ' ὑπόκειται κινούμενον˙ τὸ βέλος ἄρα κινούμενον ἠρεμήσει. /