B. FRAMMENTI

SULLA NATURA

29 B 1. SIMPLIC. phys. 140, 34 [dopo B 3]. Quanto all'infinità per la grandezza la mise in evidenza prima con la stessa argomentazione. Dopo aver in precedenza mostrato che «qualora l'essere non avesse grandezza neppure sarebbe» [B 1], aggiunge:

Se esiste, è necessario che ciascuna cosa abbia una certa grandezza e spessore e che in essa una parte disti dall'altra. Lo stesso ragionamento vale anche della parte che sta innanzi: anche questa infatti avrà grandezza e avrà una parte che sta innanzi. Questo vale in un caso come in tutti i casi: nessuna infatti di tali parti sarà l'ultima e non è possibile che non ci sia una parte a precedere l'altra38*. Così, se sono molti, è necessario che essi siano piccoli e grandi: piccoli fino a non avere grandezza, grandi fino ad essere infiniti.

[I 255. 10 App.] B. FRAGMENTE

ΖΗΝΩΝΟΣ ΠΕΡΙ ΦΥΣΕΩΣ

29 B 1. SIMPL. Phys. 140, 34 [nach B 3] τὸ δὲ κατὰ μέγεθος [nämlich ἄπειρον ἔδειξε] πρότερον κατὰ τὴν αὐτὴν ἐπιχείρησιν. προδείξας γὰρ ὅτι 'εἰ μὴ ἔχοι μέγεθος τὸ ὄν, οὐδ' ἂν εἴη', [I 255. 15 App.] ἐπάγει 'εἰ δὲ ἔστιν, ἀνάγκη ἕκαστον μέγεθός τι ἔχειν καὶ πάχος καὶ ἀπέχειν αὐτοῦ τὸ ἕτερον ἀπὸ τοῦ ἑτέρου. καὶ περὶ τοῦ προύχοντος ὁ αὐτὸς λόγος. καὶ γὰρ ἐκεῖνο ἕξει μέγεθος καὶ προέξει αὐτοῦ τι. ὅμοιον δὴ τοῦτο ἅπαξ τε εἰπεῖν καὶ ἀεὶ λέγειν˙ οὐδὲν γὰρ αὐτοῦ [I 255. 20 App.] τοιοῦτον ἔσχατον ἔσται οὔτε ἕτερον πρὸς ἕτερον οὐκ ἔσται. οὕτως εἰ πολλά ἐστιν, ἀνάγκη αὐτὰ μικρά τε εἶναι καὶ μεγάλα˙ μικρὰ μὲν ὥστε μὴ ἔχειν μέγεθος, μεγάλα δὲ ὥστε ἄπειρα εἶναι'.