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59 A 31. VAL. MAX. VIII 7 extr. 6. Di quale ardore per la sapienza pensiamo dunque bruciasse Anassagora? Egli che, tornato da un lungo viaggio, visti i suoi possessi in rovina, esclamò: «Non sarei salvo io, se tutto questo non fosse andato distrutto!» O parole paghe d'una sapienza bramata! Se si fosse dedicato a coltivare i campi più che lo spirito, sarebbe rimasto tra le pareti domestiche padrone delle sue sostanze, ma, certo, Anassagora non sarebbe tornato da loro così grande. | 59 A 31. VAL. MAX. VIII 7 ext. 6 [II 13. 25] quali porro studio Anaxagoram flagrasse credimus? qui cum e diutina peregrinatione patriam repetisset possessiones - "que desertas vidisset, non essem, inquit, ego salvus, nisi istae perissent". vocem petitae sapientiae compotem! nam si praediorum potius quam ingenii culturae vacasset, dominus rei familiaris intra penates mansisset, non tantus [II 13. 30] A. ad eos redisset. |