STILE
68 A 34. CICER. de orat. I 11, 49. Se il famoso fisico Democrito si è espresso in forma ornata, come si dice e come a me pure sembra, la materia di cui egli si occupava era da fisico, ma l'ornato dell'elocuzione esige che lo si consideri come oratore. CICER. orat. 20, 67. Qualunque espressione, infatti, in cui l'orecchio ravvisi in qualche modo musicalità, anche se è ben lungi dal verso vero e proprio (ché i versi in un discorso in prosa sono un vero difetto), si chiama grecamente 'ritmo'. Ed è per questo che vedo non pochi persuasi che l'espressione di Platone e di Democrito, sebbene non abbia a che fare coi versi, tuttavia, solo pel fatto che procede impetuosa e adorna di locuzioni bellissime è da stimare poetica a preferenza di quella dei poeti comici. CICER. de div. II 64, 133. Molto oscuro Eraclito, per nulla affatto Democrito. DIONYS. de comp. verb. 24. [Nello stile medio o comune sono eminenti] tra i filosofi, a mio avviso, Democrito e Platone e Aristotele: è impossibile veramente trovare degli altri che meglio di costoro sapessero dar giusta misura ai discorsi.
[II 92. 15] STIL
68 A 34. CIC. de orat. I 11, 49 si ornate locutus est, sicut et fertur et mihi videtur, physicus ille D., materies illa fuit physici de qua dixit, ornatus vero ipse verborum oratoris putandus est. CIC. orat. 20, 67 quicquid est enim, quod sub aurium mensuram aliquam cadat, etiamsi abest a versu (nam id quidem [II 92. 20] orationis est vitium), numerus vocatur, qui graece ῥυθμὸς dicitur. itaque video visum esse non nullis Platonis et Democriti locutionem etsi absit a versu, tamen quod incitatius feratur et clarissimis verborum luminibus utatur, potius poema putandum quam comicorum poëtarum. de divin. CIC. de div. II 64, 133. valde Heraclitus obscurus, minime D. DIONYS. de comp. verb. 24 im mittleren [II 92. 25] Stile ragen hervor φιλοσόφων δὲ κατ' ἐμὴν δόξαν Δ. τε καὶ Πλάτων καὶ Ἀριστοτέλης˙ τούτων γὰρ ἑτέρους εὑρεῖν ἀμήχανον ἄμεινον κεράσαντας τοὺς λόγους. Vgl. Timon A 1 (II 83, 5)