[26] εἶναι δὲ καὶ ἀντίποδας καὶ τὰ ἡμῖν κάτω ἐκείνοις ἄνω. ἰσόμοιρά τ' εἶναι ἐν τῷ κόσμῳ φῶς καὶ σκότος, καὶ θερμὸν καὶ ψυχρόν, καὶ ξηρὸν καὶ ὑγρόν˙ ὧν κατ' ἐπικράτειαν θερμοῦ μὲν θέρος γίνεσθαι, ψυχροῦ δὲ χειμῶνα˙ ἐὰν δὲ ἰσομοιρῇ, τὰ κάλλιστα εἶναι τοῦ ἔτους, οὗ τὸ μὲν θάλλον ἔαρ ὑγιεινόν, τὸ δὲ φθίνον φθινόπωρον νοσερόν.


ἀλλὰ καὶ τῆς ἡμέρας θάλλειν μὲν τὴν ἕω, φθίνειν δὲ τὴν ἑσπέραν˙ ὅθεν καὶ νοσερώτερον εἶναι. τόν τε περὶ τὴν γῆν ἀέρα ἄσειστον καὶ νοσερὸν καὶ τὰ ἐν αὐτῷ πάντα θνητά˙ τὸν δὲ ἀνωτάτω ἀεικίνητόν τ' εἶναι καὶ καθαρὸν καὶ ὑγιᾶ καὶ πάντα τὰ ἐν αὐτῷ ἀθάνατα καὶ διὰ τοῦτο θεῖα.

[26] Vi sono anche gli antipodi e ciò che per noi è sotto per quelli è sopra. Nel cosmo v'è luce e tenebra in parti uguali, e caldo e freddo, e secco e umido: quando prevale il caldo v'è l'estate, quando il freddo l'inverno (quando il secco la primavera, e quando l'umido l'autunno); se il freddo e il caldo sono in equilibrio si hanno le parti più belle dell'anno: di cui la primavera in fiore è salubre, l'autunno in tramonto è malsano. Anche del giorno una parte fiorisce ed è l'aurora, una parte tramonta ed è la sera, per cui anche questa è più insalubre. L'aria che è intorno alla terra è immobile e malsana e tutto quanto è in essa è mortale; ma l'aria altissima è in eterno moto e pura e salubre e tutto quanto è in essa è immortale e per ciò divino. 62*