HTML: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Presocratics/68-A,70
RDF: http://ancientsource.daphnet.iliesi.cnr.it/texts/Presocratics/68-A,70.rdf
| 68 A 70. ARISTOT. phys. B 4. 196 b 5. Vi sono alcuni che considerano come causa il caso, il quale è impenetrabile alla ragione umana, essendo qualcosa quasi di divino e di straordinario. LACT. inst. div. I 2. ... cominciare da quella questione che sembra essere per natura la prima, se vi sia una provvidenza che a tutte le cose provvede o se tutto nel mondo sia stato prodotto e si svolga per opera del caso, opinione questa che ebbe il suo primo assertore in Democrito ed ebbe un propugnatore in Epicuro. G AËT. I 29, 7 [Dox. 326 b, 7 n.]. Anassagora e Democrito e gli Stoici introdussero una causa impenetrabile all'umano ragionamento: dissero infatti che vi è ciò che dipende dalla necessità, ciò che dipende dal fato, ciò che dipende da deliberazione, ciò che dipende dal caso. | 68 A 70. ARISTOT. Phys. B 4. 196 b 5 εἰσὶ δέ τινες οἷς δοκεῖ εἶναι μὲν αἰτία ἡ τύχη, ἄδηλος δὲ ἀνθρωπίνηι διανοίαι ὡς θεῖόν τι οὖσα καὶ δαιμονιώτερον. AËT. I 29, 7 (D. 326 b, 7 n.; s. 59 A 66). LACT. Inst. Div. I 2 ... ab illa quaestione principium sumere, quae videtur prima esse natura, sitne providentia quae rebus [II 101. 35] omnibus consulat an fortuitu vel facta sint omnia vel gerantur. cuius sententiae auctor est D., confirmator Epicurus. G AËT. I 29, 7 [Dox. 326 b, 7 n.]. Ἀ. καὶ Δημόκριτος καὶ οἱ Στωικοὶ ἄδηλον αἰτίαν ἀνθρωπίνωι λογισμῶι˙ ἃ μὲν γὰρ εἶναι κατ' ἀνάγκην, ἃ δὲ καθ' εἱμαρμένην, ἃ δὲ κατὰ προαίρεσιν, ἃ δὲ κατὰ τύχην, ἃ δὲ κατὰ τὸ αὐτόματον. / |